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Crisi del gas 
di Ninni Raimondi
 
Crisi del gas, Gazprom apre i rubinetti verso l’Europa: promessa mantenuta 
 
Promessa mantenuta: Gazprom ha iniziato a pompare gas in cinque depositi sotterranei europei a partire da oggi. A dare l’annuncio è lo stesso colosso energetico di Stato russo sui social. “Abbiamo determinato i volumi e le rotte per il trasporto del gas”, afferma Gazprom. La Russia a fine ottobre, di fronte all’impennata delle quotazioni del gas, aveva assicurato che a partire dall’8 novembre avrebbe iniziato il riempimento degli stoccaggi europei. Ieri però nulla si era mosso nei gasdotti russi e gli osservatori avevano scommesso che i rubinetti sarebbero rimasti chiusi fino al via libera dell’Ue al gasdotto Nord Stream 2. Invece ora il gas russo sta arrivando. 
 
Gazprom apre i rubinetti del gas verso l’Europa 
Il 27 ottobre scorso il presidente russo Vladimir Putin aveva dato disposizioni al Ceo di Gazprom, Alexei Miller, di iniziare a pompare gas naturale negli stoccaggi europei una volta riempiti quelli russi. Come è noto, i mercati del gas in Asia ed Europa sono sotto pressione da inizio anno. I prezzi spot degli hub olandesi sono aumentati del 365% a causa delle scorte basse e per l’aumento della domanda con la ripresa dell’economia dopo la pandemia. “Non appena avremo finito di pompare (gas) nell’Ugs (stoccaggio sotterraneo di gas) in Russia, inizieremo a pompare il gas nell’Ugs europeo”, aveva assicurato Miller a Putin. Una mossa che secondo Putin – che si era già accordato per rifornire l’Ungheria di Orban – avrebbe alleviato la situazione del mercato energetico europeo. Miller in quell’occasione aveva detto che avrebbe terminato di riempire gli stoccaggi russi entro i primi di novembre per poi aprire i rubinetti verso l’Europa. 
 
Effetti positivi anche in Borsa 
L’apertura dei rubinetti russi si è subito sentita in Borsa: il prezzo di riferimento del gas, Ttf, è sceso del 3%. La situazione dunque dovrebbe tornare alla normalità dopo l’impennata dei prezzi delle ultime settimane. E a dire che la stagione del riscaldamento – il momento dell’anno in cui c’è più bisogno di gas – stava cominciando con le scorte ai minimi da più di dieci anni. 
 
Situazione verso il ritorno alla normalità 
Secondo quanto riferito dal Transmission system operator ucraino, Gazprom avrebbe prenotato altri 10 milioni di metri cubi al giorno di capacità del gasdotto al confine tra Ucraina e Slovacchia. Non solo, le forniture attraverso il gasdotto Yamal-Europe stanno anche fluendo verso Ovest dalla Polonia alla Germania. Insomma il flusso sta riprendendo il corso normale dopo che la direzione sembrava invertita a fine ottobre e inizio novembre. Secondo quanto riporta Bloomberg, il gigante energetico russo ha inviato carburante nei suoi siti di stoccaggio in Germania durante il weekend e sta continuando, anche se a livelli inferiori. 
10 Novembre  2021