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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Draghi decide per tutti 
di Ninni Raimondi
 
Draghi decide per tutti: nuovo stato di emergenza fino al 31 marzo 
 
Mario Draghi ha deciso per tutti: lo stato di emergenza sarà rinnovato, a quanto pare fino al 31 marzo. Il provvedimento (ma attenzione, non è una proroga) dovrebbe arrivare già nel Cdm di oggi. Alla fine, insomma, il premier ha optato per la via più facile: nella cornice dello stato di emergenza sanitario, fino a marzo tutto procederà come ora. Con le misure emergenziali, per l’appunto, il governo continuerà a usufruire del Comitato tecnico-scientifico, della struttura del commissario straordinario Figliuolo, dei Dpcm per bypassare il Parlamento. Restano in vigore il super green pass, il pass “semplice”, restrizioni e divieti per i non vaccinati. Resta in vigore l’obbligo vaccinale per i lavoratori dei vari settori ritenuti a rischio. 
 
Nuovo stato di emergenza fino al 31 marzo (ma è sbagliato parlare di proroga) 
La decisione del premier dunque va nella direzione di una proroga generale di tutto l’impianto emergenziale contro il Covid (fortemente chiesta dal ministro della Salute Speranza). Nonostante una copertura vaccinale della popolazione molto alta – 85 per cento – il governo adotta una linea a dir poco prudente. Ma come abbiamo detto, un nuovo decreto per proclamare lo stato di emergenza – che scade senza possibilità di proroghe il 31 gennaio – permette di continuare così, come se niente fosse. Anche le Regioni potranno continuare con le loro ordinanze, in accordo con il governo centrale. L’unico problema sarebbe stato politico – nella maggioranza la Lega era contraria a un prolungamento – ma come al solito anche il Carroccio si adeguerà, al di là delle proteste di facciata. Dal canto loro, Pd e M5S – neanche a dirlo – all’idea già gioiscono. 
 
Salvini aveva provato a prendere tempo 
Il segretario dem Enrico Letta ritiene “sia maturo il momento” di una proroga. Sulla stessa linea anche il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte: “E’ chiaro che rispetto alla curva epidemiologica e a una variante che appare molto contagiosa ci sembra necessario pervenire a una proroga”. Matteo Salvini invece ha provato a prendere tempo: “Aspettiamo i dati, siamo al 13 dicembre e aspettiamo di confrontarci con sindaci e governatori”. Ma a quanto pare Draghi ha ignorato la richiesta del leader della Lega. 
 
Meloni accusa il governo: “Dopo due anni ma che emergenza è? Lo Stato non sa fare il suo lavoro” 
Chi si scaglia contro la proroga è Giorgia Meloni. “Dopo due anni lo stato di emergenza, ma che emergenza è? Non è emergenza, dopo due anni devi riuscire a combattere la pandemia ripristinando la pienezza dei diritti”, tuona la leader di FdI. “Se può funzionare i primi mesi perché non sai con cosa hai a che fare, dopo due anni lo sai con cosa hai a che fare. E’ uno Stato – accusa la Meloni – che non fa il suo lavoro: i ristoratori devono fare i controlli, ma nei mezzi pubblici si sta tutti stipati. E’ il primo cluster, ma ci sono altre priorità, tipo chiudere le palestre. Potenziare il trasporto pubblico è più difficile, ma lo Stato dovrebbe fare le cose difficili, non quelle facili sulla pelle dei cittadini”. 
 
“Qui sbarcano ogni giorno a migliaia, e loro bloccano i voli…” 
La Meloni poi attacca la politica dei porti spalancati ai clandestini, proprio in virtù della linea dura sul Covid confermata dal governo. Una contraddizione sulla pelle degli italiani. “La combo Speranza-Lamorgese ci spiega poi che hanno fermato i voli da una serie di nazioni africane: qui sbarcano ogni giorno migliaia di persone, e loro bloccano i voli…“. 
 
Così Draghi smentisce le dietrologie sul Quirinale 
Il dato politico è che Draghi, decidendo per un nuovo stato di emergenza e di fatto confermando lo statu quo, allontana ogni ipotesi circa la sua volontà di voler mollare la patata bollente della pandemia per potersi occupare della corsa al Quirinale. Almeno fino al 31 marzo nulla cambia, premier compreso. Ma nel frattempo il successore di Mattarella sarà già stato eletto… 
 
14 Dicembre  2021