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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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A suon di restrizioni 
di Ninni Raimondi
 
A suon di restrizioni: ora c’è chi invoca il lockdown per non vaccinati 
 
Due milioni di italiani in quarantena, più di 500mila contagiati e una continua crescita di casi. Le restrizioni imposte dal governo non sembrano proprio fermare la circolazione del virus e così aumentano le voci di chi ne invoca di maggiori. Si va da lockdown per non vaccinati all’obbligo vaccinale, passando per chiusure generalizzate che finirebbero per paralizzare di nuovo l’Italia. Siamo insomma di fronte a una schizofrenia di valutazioni, sinora rivelatesi quantomeno inappropriate. 
 
Sul banco degli imputati c’è però anche la quarantena per chi è venuto in contatto con positivi al Covid. Osservando i numeri è difatti una misura discutibile se non altro perché sta bloccando milioni di cittadini in casa, con conseguente blocco delle attività economiche e sociali. In base alle regole odierne, chi è venuto in contatto con un positivo è costretto a una quarantena di sette giorni (se vaccinato) oppure di dieci giorni (se non è vaccinato), in attesa di un test che ne attesti la negatività al virus. 
 
Bassetti contro l’attuale quarantena  
A trovare assurda questa disposizione è ad esempio Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del San Martino di Genova, che chiede adesso una revisione della quarantena. “Abbiamo oltre 50mila casi (di Covid, ndr) al giorno, diventeranno molti di più, finiamola con il tracciamento e le quarantene dei contatti. Chi è malato deve stare a casa e dobbiamo finire con il tracciamento. Non possiamo continuare a mettere in quarantena e in isolamento forzato decine di persone (i contatti) per ogni tampone positivo”, dice Bassetti. Dunque secondo l’infettivologo “deve cambiare tutto”, perché “non possiamo contrastare il Covid di dicembre 2021 con gli strumenti normativi del dicembre 2020”. Secondo Bassetti poi “più dell’80% degli italiani è vaccinato e per loro il Covid, oggi, è poco più che un brutto raffreddore”. 
 
Battiston chiede il lockdown per non vaccinati 
A riprova però che le idee in campo sono tante, ma molto confuse, c’è pure chi chiede un lockdown per non vaccinati sul modello di Germania e Austria. E’ il caso ad esempio di Roberto Battiston, astrofisico e coordinatore dell’Osservatorio epidemiologico dell’Università di Trento. “Replicare uno schema simile da noi vorrebbe dire proteggere una frazione di meno del 10% dei cittadini, senza penalizzare il restante 90%: così li mettiamo al riparo dall’infezione, con possibili esiti gravi, ed evitiamo di mandare in crisi il sistema sanitario”, dice Battiston. 
 
Abrignani invoca l’obbligo vaccinale 
Mentre al Comitato tecnico scientifico torna a farsi largo l’ipotesi dell’obbligo vaccinale. “Se fossimo tutti vaccinati i letti intensivi occupati sarebbero il 20-25% degli attuali, quindi tutta l’Italia sarebbe bianca. Sui 3 milioni circa di over 50 non vaccinati, 1,4 milioni sono over 60, l’8% circa della popolazione totale di questa età. Una minoranza che però riempie le rianimazioni e condiziona la vita del 92% che adempie al dovere”, dice Sergio Abrignani, immunologo e membro del Cts, che due settimane fa aveva già invocato l’obbligo vaccinale. 
 
27 Dicembre  2021