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Le ucraine? “Cameriere, badanti, amanti” 
di Ninni Raimondi
 
Le ucraine? “Cameriere, badanti, amanti”: il disprezzo radical chic dell’Annunziata al Tg3 
 
Grazie, Lucia Annunziata, per averci ricordato quanto è profondo e rivoltante il disprezzo ipocrita, spesso silente, che il progressista medio prova nei confronti dei «cari inferiori». A furia di tacerlo per comparire sempre sugli spalti dei «buoni», capita — molto spesso in realtà — che la sua reale natura esca prepotentemente, e vilmente, nei momenti più inaspettati. Ma fa lo stesso: il radical chic sbaglia ma non paga pegno, tuttalpiù lo si rimbrotta, più spesso lo si giustifica. La catasta di legno per il rogo è riservata ai politicamente scorretti. 
 
Annunziata e Di Bella, che figuraccia  
E’ accaduto così che ieri sera, nel corso dell’edizione straordinaria del Tg3 Lucia Annunziata e Antonio Di Bella (giornalista ed ex direttore di Rai 3) hanno involontariamente fatto sapere a milioni di spettatori la propria opinione sulle immigrate ucraine in Italia. Mentre il telegiornale trasmetteva un’intervista al segretario del Pd Letta in cui veniva espressa vicinanza al popolo ucraino e alle «centinaia di migliaia di persone che si sono integrate nel nostro Paese», la Annunziata — non accorgendosi del microfono acceso — con un tono di voce tra il disgustato e il seccato ha commentato: «Centinaia di migliaia di cameriere e badanti», imbeccata da Di Bella, che ha aggiunto: «E amanti». 
 
Il razzismo e sessimo dei radical chic… 
Splendido, no? In un sol colpo cade il velo della sinistra che si professa contro gli stereotipi di genere, contro il sessismo, contro i pregiudizi razzisti e quelli di «classe». Quella sinistra che da 24 ore si spertica in dichiarazioni di solidarietà e di vicinanza al popolo ucraino, salvo poi etichettarlo come un popolo di «cameriere, badanti e amanti». Schiave da letto e da appartamento degne giusto di raccattare da terra i nostri stracci o fare il bidet alla nonna non più autosufficiente, di cui non ci si vuole più occupare.  
 
Donne di serie B, a cui si fanno incubare embrioni, come vacche da monta, per qualche migliaio di euro; che spazzano i nostri pavimenti e puliscono i cessi delle donne di serie A — come l’Annunziata. Del resto parliamo di un tipo di immigrate che si può certamente disprezzare: sono bianche, tanto per cominciare, e cristiane, e appaiono come una delle comunità meglio integrate nel tessuto sociale del Paese.  
Orrore! 
 
28 Febbraio  2022