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Sanzioni e carcere per chi diffonde fake news sulle operazioni militari russe 
di Ninni Raimondi
 
Sanzioni e carcere per chi diffonde fake news sulle operazioni militari russe. Il giro di vite di Mosca 
 
Sanzioni e carcere per chi diffonde fake news sulle operazioni militari russe: la Duma ha approvato una legge che modifica il Codice penale. Obiettivo: contenere la diffusione di notizie false sull’offensiva russa in Ucraina. Lo riportano le agenzie russe Tass e Interfax. 
 
Giro di vite di Mosca per chi diffonde fake news sulle operazioni militari russe in Ucraina 
Giro di vite di Mosca contro chi diffonde fake news sulle operazioni militari russe in Ucraina. Lo prevede la legge appena approvata all’unanimità dalla Duma, la camera bassa del Parlamento russo. Il provvedimento introduce una responsabilità criminale per la diffusione di false informazioni sulle forze armate russe. In base alla gravità del reato sono previste multe e anche la prigione. A quanto pare, si rischiano fino a 15 anni di carcere. 
 
La legge approvata in tempi rapidissimi 
Approvazione turbo per la stretta anti fake news. “Il disegno di legge sarà immediatamente indirizzato al Consiglio della Federazione”, ha affermato il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin. Dopo il voto in Consiglio della Federazione, il disegno di legge sarà messo sul tavolo del presidente Putin. “E’ abbastanza probabile che le norme sull’azione diretta entreranno in vigore già da domani“, ha affermato Volodin. 
 
La denuncia del ministero della Difesa russo: “Storie isteriche e disinformazione dalle “truppe da poltrona’ sui social” 
Nei giorni scorsi il ministero della Difesa russo ha esortato i media a non diffondere informazioni false sull'”operazione militare speciale” in Ucraina (così Mosca definisce l’invasione). Denunciando l’aumento incessante di “storie isteriche di fake news e di vera e propria disinformazione diffuse dalle ‘truppe da poltrona’ ucraine “nei social network”. 
 
L’Ue mette al bando i media russi multilingue Russia Today e Sputnik 
Sull’altro versante dell guerra invece, l’Ue ha bandito i due media russi più conosciuti all’estero, la tv statale Russia Today e il quotidiano online Sputnik (entrambi multilingue). Sono stati oscurati da Youtube e da gran parte dei mezzi di trasmissione e distribuzione, come piattaforme, siti web e app. Il bando a breve dovrebbe riguardare anche i social. 
 
In merito alle fake news infine va rilevato che i media occidentali spesso calcano la mano nella traduzione delle dichiarazioni di Mosca. E’ il caso dell’ultimo discorso del presidente Putin: tanti giornali hanno titolato con “Distruggeremo l’anti-Russia”. Frase mai pronunciata dal presidente russo (qui il nostro pezzo, con la traduzione fedele). 
 
4 Marzo  2022