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Mosca accusa: “Attacco ucraino a deposito di petrolio in territorio russo” 
di Ninni Raimondi
 
Mosca accusa: “Attacco ucraino a deposito di petrolio in territorio russo”. Kiev: “A Mariupol 100mila civili in trappola” 
 
Otto serbatoi di petrolio in fiamme nella città russa di Belgorod, a 50 chilometri dal confine settentrionale con l’Ucraina. Il governatore locale, Vyacheslav Gladkov, ha accusato le forze armate ucraine di aver lanciato raid con due elicotteri contro il deposito di petrolio cittadino. A riportarlo è la Tass, che cita una fonte del ministero per le Emergenze, secondo cui 170 uomini e 50 mezzi sarebbero al lavoro per spegnere gli incendi. 
 
Belgorod, in fiamme deposito di petrolio. Russia: “Nessun ferito” 
E’ in assoluto la prima accusa da parte della Russia di un attacco ucraino sul suolo russo. “Non ci sono feriti” e lo staff del deposito è stato evacuato, dice Gladkov, specificando che “non c’è minaccia per la popolazione”. L’intera aerea è stata evacuata e i residenti sarebbero stati trasferiti in un centro sportivo. Stando poi a quanto riferito da Ria Novosti, l’attacco avrebbe mandato in fiamme duemila metri cubi di benzina e gasolio. Alcuni video che circolano in rete mostrano il raid che ha provocato una forte esplosione, seguita da un incendio. 
Il sindaco di Belgorod, Anton Ivanov, sostiene che “secondo un’informazione aggiornata, i due dipendenti che erano sul posto nel momento dell’esplosione non sono feriti” come riportato da altre fonti. 
 
Bbc: “Bloccato convoglio Croce Rossa” 
A Zaporizhzia, nel frattempo, un convoglio della Croce Rossa che trasportava aiuti umanitari e medici a Mariupol è stato bloccato, perché non sarebbero state ricevute le “garanzie di sicurezza” richieste dalle truppe russe. A riportarlo è l’inviato della Bbc. Mentre secondo fonti ucraine oltre 40 autobus che sono stati fermati nella città di Berdyansk, in territorio controllato dai russi. Ed è sempre la Bbc a sostenere che alcuni degli autobus sono stati depredati degli aiuti che trasportavano dai soldati di Mosca. “Più di 100mila civili sono intrappolati a Mariupol senza forniture mediche che non si riescono a consegnare da 36 giorni”, tuona Oleksii Iaremenko, vice ministro del governo di Kiev, interpellato da Sky News. 
 
1 Aprile  2022