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Gazprom ferma il gasdotto Yamal-Europe 
di Ninni Raimondi
 
Gazprom ferma il gasdotto Yamal-Europe: interrotto flusso in Germania 
 
Gazprom ha interrotto il flusso di gas russo in Germania attraverso il gasdotto Yamal-Europe. Lo riporta Bloomberg citando l’operatore di rete Gascade. Stamane gli ordini di gas dalla Polonia alla Germania erano a zero e in calo da circa 7 GWh/h durante la notte. Le consegne attraverso l’Ucraina invece sono regolari. Infatti sono previste a circa 107,6 milioni di metri cubi, leggermente inferiore a quelle di giovedì, ma ancora vicino al livello massimo. I flussi attraverso Nord Stream, il collegamento diretto alla Germania, stamane erano a circa 73,3 GWh/h, leggermente al di sotto del livello di ieri ma ancora vicino alla piena capacità del gasdotto. 
 
Gazprom chiude il gasdotto Yamal-Europe: interrotto flusso verso la Germania 
Una decisione, quella di chiudere i rubinetti dello Yamal-Europe, attraverso cui transita il 10% circa delle forniture di gas russo, che era nell’aria da qualche giorno. Tuttavia non sono arrivate conferme ufficiali. Da Mosca anzi fanno sapere di considerare lo Yamal-Europe un gasdotto di bilanciamento. Pertanto funzionerebbe a pieno regime quando le richieste aumentano, a scartamento ridotto quando queste calano. Ciò significa che la chiusura potrebbe non essere una ritorsione contro la Germania, che non intende pagare in rubli il gas russo. 
 
Berlino si prepara al razionamento 
In ogni caso, la Germania ha compiuto i primi passi formali verso il razionamento del gas. Se le forniture provenienti da Mosca saranno insufficienti e i tentativi dei Paesi Ue di ridurre i consumi non funzioneranno, il governo di Berlino – che si avvarrà del meccanismo di solidarietà per ottenere gas dall’Italia (che ha più scorte) – avrebbe deciso di tagliare parti dell’industria dalla sua rete del gas. Ora la Germania si prepara ad attivare la cosiddetta “fase di allerta precoce” con cui viene predisposto un piano per il razionamento delle risorse di gas destinate ai Land. Di conseguenza, anche cittadini, imprese e famiglie si ritroveranno a doverne limitare l’uso. 
 
Draghi: “Dobbiamo abbassare il prezzo del gas” 
Al momento l’Italia non corre i rischi della Germania, nonostante i prezzi delle bollette siano schizzati a livelli mai visti prima. Tuttavia il governo sta prendendo delle contromisure per contrastare la scarsità di gas proveniente dalla Russia. Puntando ad accordi per forniture in Nord Africa e Medio Oriente. Per quanto riguarda il caro prezzi, ieri il premier Mario Draghi ha ricordato che “Germania e Italia stanno finanziando, insieme a tutti i Paesi importatori di gas, di grano, la guerra russa. Non c’è dubbio. Per questo nel Consiglio europeo abbiamo spinto per un price cap sul gas. Non c’è nessun motivo perché il gas sia così caro per gli europei. Ma non è semplice. Per ridurre i finanziamenti alla Russia dobbiamo abbassare prezzo del gas“, è la proposta dell’ex numero uno della Bce. 
 
1 Aprile  2022