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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Gli Usa all’India: schieratevi contro Putin 
di Ninni Raimondi
 
Gli Usa all’India: schieratevi contro Putin. Zelensky: “Temiamo uso armi chimiche a Mariupol” 
 
Gli Usa si rivolgono all’India: deve prendere le proprie decisioni su come affrontare “l’invasione della Russia in Ucraina ed è importante che tutti i Paesi facciano pressione su Putin per porre fine alla guerra“. Così il segretario di Stato americano Antony Blinken in una conferenza stampa con il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar a Washington dopo l’incontro virtuale tra il presidente americano Joe Biden e il premier indiano Narendra Modi. 
 
Dopo la Cina, gli Usa ci provano con l’India: “Schieratevi contro Putin” 
Dopo la Cina, ora gli Stati Uniti ci provano con l’India, che ha continuato ad acquistare petrolio dalla Russia e si è sempre astenuta nei voti contro Mosca all’Onu. “La guerra della Russia contro l’Ucraina è un attacco al popolo ucraino. È anche un attacco a quell’ordine basato su regole a cui aderiamo e che difendiamo”. Gli Stati Uniti, ha dichiarato Blinken, “continueranno ad aumentare il loro sostegno al governo e al popolo ucraino. E inviteranno le altre nazioni a fare lo stesso, così come chiediamo a tutte le nazioni di condannare le azioni sempre più brutali di Mosca”. Il segretario di Stato americano ha anche sottolineato che l’invasione dell’Ucraina “è in netto contrasto con la visione che gli Usa e l’India condividono di un Indo-Pacifico libero e aperto“. 
 
Zelensky: “Temiamo uso armi chimiche a Mariupol” 
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto alla popolazione con il consueto video serale. “Gli occupanti preparano una nuova fase di terrore. Uno dei loro portavoce ha affermato che potrebbero usare armi chimiche contro i difensori di Mariupol – le parole di Zelensky -. Una minaccia che stiamo prendendo molto seriamente”. Parole che si riferiscono alla denuncia del battaglione nazionalista ucraino Azov su Telegram. “Gli occupanti russi – si sostiene – hanno usato una sostanza velenosa di origine sconosciuta contro militari e civili ucraini a Mariupol“. Secondo la denuncia, ripresa dal Kyiv Independent, “la sostanza è stata diffusa da un drone e le sue vittime riportano disturbi respiratori”. Dal canto suo, anche l’intelligence britannica aveva avvertito in mattinata di un “possibile uso futuro di armi al fosforo a Mariupol da parte dell’esercito russo”. 
 
Pentagono: “Non siamo in grado di confermare uso armi chimiche” 
Il Pentagono al contrario chiarisce di non essere in grado di confermare l’utilizzo di armi chimiche: “Continueremo a monitorare la situazione“. “Queste notizie se vere sono profondamente preoccupanti e riflettono i timori che abbiamo avuto sul potenziale della Russia di utilizzare in Ucraina gas lacrimogeni mescolati ad agenti chimici”. Sono tre le persone che nelle ultime ore avrebbero evidenziato “chiari segni di avvelenamento chimico” durante l’assedio di Mariupol. Lo ha detto – come riporta il Kyiv Independent – il leader del battaglione nazionalista Azov, Andriy Biletsky. Aggiungendo che per nessuno di loro ci sono “gravi conseguenze” per la salute. 
 
La battaglia decisiva per il Donbass 
La grande, decisiva battaglia per il Donbass è iniziata. Con la riorganizzazione seguita al ritiro da Kiev e Chernihiv, le truppe russe si stanno concentrando sul fronte orientale per sferrare l’attacco finale per il pieno controllo delle province di Donetsk e Lugansk. Mentre sulla fascia costiera prosegue l’assedio della città portuale di Mariupol. Dove a sentire Zelensky i morti sarebbero “decine di migliaia” e 33mila gli abitanti “deportati” in Russia. L’annuncio dei miliziani separatisti sulla conquista del porto, corridoio strategico di collegamento tra il Donbass e la Crimea, è stato smentito dalle autorità locali. “La difesa di Mariupol continua”, è l’annuncio di Kiev. 
 
12 Aprile  2022