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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Scintille tra Londra e Mosca 
di Ninni Raimondi
 
Scintille tra Londra e Mosca. Johnson: “Con Svezia e Finlandia se attaccano”. Il Cremlino: “Non vogliamo la guerra” 
 
 
Londra e Mosca, ancora scintille, ancora attriti, ancora dichiarazioni pericolose. Prima da una parte, poi dall’altra. In questo caso, è dalla capitale inglese che vengono le dichiarazioni più forti, come riporta l’Ansa. 
 
Londra, minacce a Mosca. Dal Cremlino acqua sul fuoco 
Svezia e Finlandia potrebbero presto aderire alla Nato, come si discute a riguardo ormai da tempo. Londra non sta a guardare e alza i toni con Mosca. Come? Il governo britannico, per bocca del primo ministro Boris Johnson, dichiara apertamente che se i due paesi dovessero essere attaccati dalla Russia, avranno il loro sostegno. Ancora si presume un supporto esterno, dal momento che le due Nazioni non sono parte della Nato. Ma l’intervento del premier inglese si era concentrato esattamente sul dibattito riguardo il loro ingresso nell’Alleanza Atlantica. Dal canto suo, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov cerca, stavolta, di gettare acqua sul fuoco, affermando di non desiderare, in rappresentanza della Russia, alcuna guerra in Europa. 
 
La precedente provocazione sulla televisione russa 
“Un missile, Boris, e la Gran Bretagna non c’è più”. Una sintesi terrorizzante delle parole del conduttore russo Dimitry Kiselyov citando il missile Poseidon, in grado di “innescare uno tsunami radioattivo di 500 metri che potrebbe spazzare via il Regno Unito. L’esplosione del siluro termonucleare vicino alla costa Gb causerà uno tsunami gigante, alto fino a 500 metri. Viaggia a una profondità di 1 km e ad una velocità di 200 km all’ora. Non c’è modo di fermarlo”. E infine: “Un solo lancio, Boris, e non c’è più l’Inghilterra“. 
 
12 Maggio  2022