Interni
Esteri
Cultura
Parolatio
Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
Si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. 
 
Usa, “stretta sulle armi” già morta prima di nascere 
di Ninni Raimondi
 
Usa, “stretta sulle armi” già morta prima di nascere. Nessuna possibilità di approvazione in Senato 
 
Gli Usa stavolta fanno sul serio per la stretta sulle armi. Garantito. Lo ha detto il presidente Joe Biden. E pensate, pur rimarcando l’inutilità delle misure previste, noi forse ci credevamo perfino un po’. Poi si scopre – e si poteva presumere –  che non se ne fa nulla manco di quelle, come riporta l’Ansa, per maggioranze sul tema nel Congresso matematicamente assenti.  Settimane a parlare di stop o freni immediati, di proposte (tra l’altro enormemente blande), tutte cadute sostanzialmente nel vuoto. 
 
Usa, la pluri-annunciata “stretta sulle armi” è già morta 
“Ora basta”. E se lo dice il presidente Biden, c’è da credergli. È ora di finirla con queste armi concesse a tutti senza controlli, continuiamo a concederle a tutti, ma controllando (geniale). In cosa tutto ciò dovrebbe aiutare, ben non si sa. Ma intanto annunciamolo pomposamente, e con il tono di voce più sdegnato possibile, per comunicare una sofferenza pubblica che non cancella stragi e sparatorie continue le quali, oltreoceano, corrono come schegge impazzite, coinvolgendo vari Stati in poche settimane (dal Texas, al West Virginia, all’Oklahoma e la Florida), realtà sociali e perfino bambini-killer di dieci anni, come riportavamo ieri. Il Protecting Our Kids Acts, infatti, passa alla Camera con 223 voti a favore e 204 contrari. Peccato che, sorvolando sull’incredibile quantità di rappresentanti statunitensi che si esprimono in maniera negativa, sia tutto inutile. Perché al Senato, guarda un po’, i tanto pacifici dem non raggiungeranno i voti sufficienti. 
 
Che buffonata 
Una buffonata, sì. Non si può descrivere diversamente. Settimane a scandalizzarsi perché le stragi avvengono solo negli Usa, a dichiarare ufficialmente che da adesso in poi alcuni fucili non saranno consentiti a tutti, e per tutti scatteranno controlli, che l’età minima per possedere un’arma salirà a 21 anni (come se dai 22 in poi il cervello di alcuni psicopatici smettesse di pianificare massacri). E poi niente, manco quello. Per motivi, a ben vedere, logici. I democratici non hanno i voti necessari al Senato, di conseguenza la povera – in tutti i sensi – norma non ha alcuna speranza di essere approvata. Ma intanto abbiamo fatto tanto rumore, un po’ di chiasso moralista.  
 
E continueremo a farlo, mentre negli States reali si combattono guerriglie che uccidono decine – se non centinaia – di innocenti.  
È l’America, bellezza. 
 
9 Giugno  2022