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Macelleria nigeriana all’Esquilino: immigrato tenta di sgozzare un anziano 
di Ninni Raimondi
 
Macelleria nigeriana all’Esquilino: immigrato tenta di sgozzare un anziano 
 
Dal multietnico quartiere Esquilino di Roma, fulgido esempio di integrazione e già da tempo al centro delle cronache per episodi di violenza e di degrado, arriva una nuova, ennesima vicenda di grave violenza che ha per protagonista un immigrato di origine africana. 
 
Immigrato nigeriano tenta di sgozzare un anziano 
La zona, trasformata specialmente di notte in una autentica giungla urbana, è preda di sbandati, senza fissa dimora e immigrati molto spesso in stato di alterazione psicofisica che finiscono per sciamare nelle vie del quartiere e nei giardini di zona: e proprio nel parchetto situato tra via Grattoni e via Statilia, la sera dello scorso ventuno giugno, una coppia che cercava refrigerio su una panchina è stata aggredita, senza alcun apparente motivo, da un giovane immigrato nigeriano che prima ha insultato i due e poi ha spaccato una bottiglia al suolo tentando di sgozzare l’uomo della coppia — un 68enne — ferendolo in modo grave. L’aggressore, un 29enne già noto alle forze dell’ordine, senza fissa dimora e gravato da diversi precedenti penali, è stato arrestato dai Carabinieri prontamente intervenuti. È gravemente indiziato del reato di tentato omicidio dell’anziano di origini rumene. 
 
In codice rosso 
La pattuglia dell’Arma, giunta sul posto in poco tempo dopo la chiamata, ha prestato i primi soccorsi al ferito, chiamando una ambulanza e raccogliendo dettagli, indizi ed elementi che potessero contribuire alla individuazione dell’immigrato, il quale nel mentre aveva fatto perdere le sue tracce nelle vie adiacenti. L’ambulanza ha quindi trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Policlinico Umberto I, in codice rosso. Le sue condizioni infatti sono parse subito assai preoccupanti. Nel mentre i militari dell’Arma si sono gettati alla caccia dell’aggressore, rinvenendolo su un giaciglio di fortuna lungo via di Santa Croce in Gerusalemme.  
 
L’uomo è stato quindi associato al carcere di Regina Coeli e successivamente, espletata l’udienza di convalida dell’arresto, la misura cautelare è stata convalidata. Sono ancora in corso accertamenti per appurare la esatta dinamica degli eventi e la sussistenza di un qualche movente che possa aver spinto a commettere un gesto così violento. 
 
2 Luglio  2022