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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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All’improvviso Laura Pausini 
di Ninni Raimondi
 
All’improvviso Laura Pausini: “Non canto Bella Ciao, troppo politica”. E’ bufera 
 
Dalla Spagna all’Italia Laura Pausini spiazza tutti per il suo rifiuto di cantare Bella Ciao nel corso del quiz show iberico El Hormiguero. La motivazione è più che legittima. La cantautrice di Faenza, che in Spagna è popolarissima, ritiene che la divisiva canzonetta diventata inno della resistenza, adorata da Anpi e cultori della spaghettata antifascista sia «molto politica, e io non voglio cantare canzoni politiche», ha risposto quando le è stato chiesto di intonare il ritornello. Ritornello che gli spagnoli hanno imparato ad amare perché recentemente associato alla serie tv Netflix La Casa di carta.  
 
Pausini si rifiuta di intonare Bella Ciao 
Ma cosa è successo? Nel corso della puntata Pausini ha partecipato a un gioco in cui i concorrenti dovevano intonare un brano che contenesse la parola corazon, «cuore» in spagnolo. Dopo aver cantato alcuni brani nell’idioma, la cantante ha deciso di passare all’italiano, dedicandosi al ritornello di Cuore Matto di Little Tony. Dal momento che nessuno dei presenti sembrava ricordarsi di questo brano, il conduttore Pablo Motos ha intonato Bella Ciao, acclamato dai presenti i quali, evidentemente, si aspettavano che la Pausini si unisse al coro. Ma lei, con molta tranquillità: «E’ una canzone molto politica e io non voglio cantare canzoni politiche». Motos ha glissato cambiando argomento e procedendo con il quiz. 
 
Scoppia il finimondo social 
E' scoppiato il finimondo. Tra chi ha accolto con estremo entusiasmo la presa di posizione della Pausini (le cui dichiarazioni sullo scandalo Bibbiano avevano già positivamente stupito le platee social) e chi ha manifestato il proprio plateale rodimento per il rifiuto dell’artista di obliterare la tessera del buon vip ubbidiente ai dettami dell’establishment, disallineandosi con eleganza.  
Ma chi pensava che l’intervento della cantante fosse un assist al Ventennio rimarrà deluso.  
 
Pausini ha infatti scritto: «Non canto canzoni politiche, né di destra né di sinistra. Canto quello che penso della vita da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non inventate ciò che non sono». 
 
14 Settembre  2022