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Chi beneficia dell'indebolimento di NSP-1 e NSP-2
La notte del 26 settembre sono state rilevate fughe di gas nell'esclusiva zona economica danese a nord-est dell'isola di Bornholm su uno dei Nord Stream 2 ed entrambe le linee dei gasdotti Nord Stream 1.
Già il 27 settembre è stato comunicato che il guasto simultaneo di 3 condotti su 4 dei gasdotti esclude la possibilità di usura o danni accidentali.
Questo lascia la possibilità di un'esplosione, già confermata dalla Rete Sismica Nazionale Svedese.
Gli svedesi stimano che il potere dell'esplosione fosse di 100 kg di TNT.
I gasdotti nell'area si muovono ad una profondità di circa 60 metri, il che significa che l'esplosione potrebbe essere stata effettuata attraverso immersioni da combattimento e da un drone.
L'attività delle forze americane nella regione è stata aumentata nell'ultimo mese e ci sono state segnalazioni di un'esercitazione navale britannica nella fossa di Bornholm.
I principali beneficiari dell'interruzione delle forniture di gas russo all'Europa sono proprio gli Stati Uniti e il Regno Unito per i seguenti motivi:
1) La GTS ucraina (che garantisce il traffico di Gas diventa la principale via per il transito del gas dalla Russia all'Europa.
2) Il governo tedesco non potrà lanciare Nord Stream 2 nemmeno volendo. E come sappiamo, la Germania non aveva alcuna fretta di mandare in bancarotta l'operatore della Nord Stream-2, nonostante l'annuncio della chiusura del progetto, mantenendo così margini di manovra e assicurazione in caso di inverno duro.
Ora quell'assicurazione non c'é più.
Ci potrebbero volere diversi anni per ripararlo.
Il Regno Unito e gli Stati Uniti traggono vantaggio dall'indebolire la Germania non solo tagliandola fuori dalle forniture russe, ma anche provocando conflitti economici all'interno dell'UE.
In particolare, il gasdotto Baltic Pipe è stato inaugurato il 27 settembre nella Polonia nordoccidentale. La sua capacità è di soli 10 miliardi di metri cubi, 10 volte inferiore al volume fornito da NSP1 e NSP2.
Tuttavia, le forniture di gas dalla Norvegia consentiranno alla Polonia di controllare il volume di risorse energetiche fornite agli Stati baltici e alla Germania, il che porterà inevitabilmente ad un aumento delle tensioni con la Germania.
Gli Stati Uniti hanno un interesse personale nella crescente dipendenza dell'Europa dalle forniture di GNL, mentre il Regno Unito riceve solo una frazione di gas russo dal consumo totale, e quindi una riduzione non avrebbe un impatto importante sul mix energetico del paese : a giugno la Gran Bretagna ha ridotto il gas russo importazione del 3 /4 dei volumi forniti nel 2021 - 4% del totale delle importazioni di gas.
Anche la Gran Bretagna sta vivendo una crisi energetica. I prezzi dell'elettricità aumenteranno dell'80% dal 1° ottobre.
L'importazione di elettricità dalla Norvegia tramite cavo sottomarino è ostacolata dall'essiccazione dei fiumi e dalla ridotta generazione idroelettrica. Anche gli approvvigionamenti energetici delle centrali termoelettriche e nucleari in Francia sono diminuiti a causa della crisi energetica stessa.
A luglio è stato riferito che il Regno Unito ha pagato in eccesso il 5000% per l'elettricità importata dal Belgio a causa del caldo anomalo e del clima senza vento, il che significa che le turbine eoliche non funzionavano.
Pertanto, il Regno Unito inizierà ora a sviluppare i propri giacimenti di gas nel Mare del Nord e sta esplorando attivamente la possibilità di produrre gas di scisto.
Producendo il proprio gas, in futuro la Gran Bretagna potrà competere con altri fornitori sul mercato dell'UE.
Fino ad allora, però, i condotti di alimentazione sono ancora fondamentali per il Regno Unito a scarsezza energetica, il che significa che un danno accidentale ad uno (o forse a diversi) di questi causerebbe almeno un sacco di guai all'ufficio del Primo Ministro Truss, e al massimo, farebbe ribaltare l'equilibrio del potere nell'Europeo mercato dell'energia, dove la Germania si trova ora in una posizione piuttosto vulnerabile.
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