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Il nucleare s’ha da fare: il ministro Pichetto dice sì a quello di nuova generazione 
di Ninni Raimondi
 
Il nucleare s’ha da fare: il ministro Pichetto dice sì a quello di nuova generazione 
 
“Siamo favorevoli alla sperimentazione del nucleare di nuova generazione per far fronte alla crisi energetica”. E’ quanto dichiarato dal neo ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto telefonicamente al Forum Automotive di Milano. “È interesse di tutti, ha poi detto il ministro, “liberarsi dalla dipendenza energetica”. E un passo fondamentale in tal senso non può che essere l’avvio, progressivo, del nucleare. 
 
Nucleare, il ministro Pichetto dice sì come Cingolani 
Pichetto ha insomma ribadito quanto già espresso – più volte e anche recentemente – dall’ex ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. “Con le rinnovabili non riusciremo a mandare avanti la seconda manifattura in Europa per sempre”, aveva dichiarato Cingolani lo scorso mese, in un’intervista rilasciata a Radio 24. A suo avviso il ricorso al nucleare è assolutamente necessario: “L’unica alternativa con l’uscita dal carbone e dal gas è il nucleare”. Cingolani aveva inoltre sottolineato l’importanza delle centrali di nuova generazione: “Dobbiamo uscire dal carbone e dal gas perché producono CO2, l’unica alternativa è il nucleare di nuova generazione, non le vecchie centrali. Se non facciamo questa scelta tecnologica e ideale non riusciremo mai a sbloccarci. C’è un muro ideologico che va a scapito dei nostri figli. Stiamo bloccando il futuro dei nostri figli con le ideologie di oggi e questo non va bene”. 
 
Tutti concordi dunque?  
Non proprio, in Italia ci sono ancora molti politici refrattari a svolte fondamentali come questa, ma anche con il nuovo governo sembrano arrivare segnali chiari sul nucleare. Adesso serve appunto sfondare quel “muro ideologico” evocato da Cingolani. D’altronde, come più volte spiegato – anche nel dettaglio – su questo giornale, nel dibattito pubblico si continua a fare molta disinformazione sull’energia atomica, ma i benefici che potremmo trarne sono infinitamente superiori ai (presunti) rischi. 
 
25 Ottobre  2022