Clandestini a Catania, l’Ue infierisce sul governo: “Faccia sbarcare tutti”
L’Ue infierisce su un governo già sotto assedio per il caso di Catania, dove l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha visibilmente ridimensionato i suoi atteggiamenti oltranzisti di queste prime settimane di operatività. Dalla Commissione europea, infatti, giungono degli “inviti” molto poco edificanti, forse pure un pizzico umilianti.
L’Ue al governo italiano: “Agevolare gli sbarchi”
Come riporta l’Ansa, la Commissione europea infierisce senza pietà sull’Italia, in modo diverso ma nei toni simile a come hanno fatto le Ong lamentose della presunta “illegalità della selezione” degli sbarcati. Una portavoce di Bruxelles infatti afferma che vi è il “dovere morale e legale di salvare le persone in mare, in base alle leggi internazionali” complimentandosi con il parziale ripiegamento dell’esecutivo sui clandestini sbarcati ieri sera in Italia. E il famoso “sbarco selettivo”? Per la Commissione europea devono sbarcare tutti, senza eccezioni. “Bisogna minimizzare il tempo che le persone passano in mare”, si ascolta e si legge. Poi l’aggiunta: “Ogni caso è diverso ma incoraggiamo tutte le autorità a collaborare in modo da agevolare lo sbarco”.
Devono sbarcare tutti
Non esiste resistere, non esiste valutare, non esiste selezionare. Ue ed Ong non si accontentano, vogliono tutto, vanno a braccetto contro un governo che è già in difficoltà dopo appena una decina di giorni. Un governo che ha provato a tenere il punto con la direttiva Piantedosi ma che dopo poco si è trovato a dover accogliere le richieste di coloro che favoriscono schiavismo, immigrazione illegale e clandestinità. Che risiedano in Libia, nel Mediterraneo o a Bruxelles, cambia veramente poco.
|