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Mazzette dal Qatar, l’inchiesta travolge l’Ue 
di Ninni Raimondi
 
Mazzette dal Qatar, l’inchiesta travolge l’Ue: fermata Eva Kaili, vicepresidente del Parlamento europeo 
 
Un’inchiesta shock, uno tsunami politico che si sta abbattendo sulle istituzioni Ue e in particolare sulla sinistra in Europa. Parliamo di soldi, molti soldi, arrivati dal Qatar per parlare bene dei Mondiali, ergo mazzette per influenzare le decisioni del Parlamento europeo. Diciassette perquisizioni e quattro provvedimenti di fermo nei confronti di quattro italiani, nella vasta operazione lanciata dalle autorità del Belgio. Ieri sera la polizia belga ha fermato a Bruxelles anche l’eurodeputata socialista greca, nonché vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, sempre nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che coinvolge il Paese del Golfo che ospita i Mondiali di calcio. La Kaili è stata “fermata per essere interrogata” dalle forze dell’ordine. Subito dopo il gruppo dei Socialisti dell’Europarlamento ha sospeso, con effetto immediato, la Kaili. L’eurodeputata è stata espulsa pure dal suo partito, il Pasok. 
 
Mazzette dal Qatar, da Panzeri a Kaili: tutti i fermati 
Dalle informazioni sin qui raccolte dagli inquirenti, si sospetta che il Qatar abbia tentato di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento Ue. Secondo i media belgi, l’accusa non menziona proprio il Qatar, ma stando a quanto affermato da varie fonti ben informate sembra proprio che le mazzette siano arrivate da Doha. Con un obiettivo su tutti: far parlare bene dei Mondiali di calcio, dunque difenderne la legittimità dalle pesanti accuse relative alla violazione di diritti umani e alla sfruttamento dei lavoratori. 
Secondo la Procura di Bruxelles, il Paese del Golfo avrebbe tentato di influenzare le decisioni delle istituzioni Ue “versando ingenti somme di denaro o offrendo regali di grande entità a terzi che ricoprono posizioni politiche o strategiche di rilievo all’interno del Parlamento europeo”. 
 
Oltre alla Kaili, ieri sono stati fermati dalla polizia belga quattro italiani tra cui l’ex eurodeputato del Pd (poi passato ad Articolo Uno) Antonio Panzeri e Luca Visentini, segretario generale della Confederazione sindacale internazionale (Ituc), ovvero la più importante federazione sindacale del mondo. A casa di Panzeri sarebbero stati trovati ben 600mila euro in contanti. 
 
Gli altri due italiani fermati a Bruxelles sono Niccolò Figa-Talamanca, della Ong No Peace Wihout Justice e Francesco Giorgi, assistente parlamentare dei Socialisti europei nonché compagno della Kaili. Mentre a Calusco d’Adda, la polizia italiana ha arrestato la moglie e la figlia dell’eurodeputato Panzeri. 
 
10 Dicembre  2022