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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Contante, vince Meloni 
di Ninni Raimondi
 
Contante, vince Meloni: l’Ue fissa il tetto a 10mila euro. Sinistra muta 
 
Sul tetto al contante vince Giorgia Meloni, almeno stando alle ultime decisioni Ue nel merito, come riportato dal Secolo d’Italia. 
 
Tetto al contante, l’Ue lo fissa a 10mila euro 
Sembrava un tema di dissidio ma, almeno con le dichiarazioni ufficiali, Bruxelles non si mette più di traverso alle intenzioni del governo italiano di alzare il tetto al contante. Questo sebbene la “soglia del Pos” discussa nei giorni scorsi si riferisca a una questione non direttamente collegata al tetto massimo di banconote. Ma che resta influente. Ecco perché il tetto al contante deciso dall’Ue suona più come un appoggio, piuttosto che un ostacolo, all’approccio dell’esecutivo sul tema. Da Bruxelles, infatti, il limite viene posto a un massimo di 10mila euro per i pagamenti in contanti. Il tutto recependo la richiesta della Commissione a luglio. 
 
L’esultanza del governo ed Fdi 
Ovviamente, ad esultare è il governo, con Fratelli d’Italia in testa.  Tommaso Foti, capogruppo del partito alla Camera così si esprime: “Da Bruxelles un segnale chiaro che zittisce la sinistra italiana. Doppiato il tetto all’uso del contante proposto dal Governo Meloni di 5mila euro. Mentre in Europa, secondo la decisione del Consiglio, sarà di 10mila. La lotta all’evasione – aggiunge- resta una delle nostre priorità, ma come ben spiegato dal Presidente del Consiglio, paradossalmente più abbassi il tetto al contante, più favorisci il nero. Tra l’altro, ricordo, che in alcune Nazioni europee, non esiste alcun limite.  
 
A cosa si appiglieranno adesso le opposizioni?” 
Denis Nesci, eurodeputato di FdI-Ecr, rimarca:  “Questa è la riprova che le scelte del governo italiano sono in linea con l’Europa. L’Europa ha scelto la strada del buon senso, così come auspicato dal premier Giorgia Meloni. Su un provvedimento che garantirà certamente maggior fluidità nelle transazioni quotidiane che riguardano l’economia reale e quindi il consumo prossimale”. 
 
10 Dicembre  2022