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Sacchi di dollari al Pd e al Parlamento Europeo: la provocazione 
di Ninni Raimondi
 
Sacchi di dollari al Pd e al Parlamento Europeo: la provocazione 
 
 
Questa mattina davanti alla sede del Partito Democratico al Nazareno e al palazzo del Parlamento Europeo di Via IV novembre a Roma, è andata in scena una singolare provocazione firmata dai ragazzi del Blocco Studentesco: sacchi con il simbolo del dollaro pieni di monete di cioccolata sono stati recapitati dai militanti del movimento in segno di j’accuse (irriverente) verso i protagonisti del Qatargate. 
 
Parlamento europeo in tilt 
Nel comunicato rilasciato dal movimento romano si legge l’intenzione di voler puntare l’attenzione su quello che da molti è definito un vero e proprio crac europeo. “È da novembre ormai – si legge nella nota di Federico Pisani, responsabile romano del Blocco Studentesco – che stiamo puntando l’attenzione sui mondiali in Qatar e su tutti gli scandali connessi, attraverso delle azioni che ci hanno visto protagonisti su tutta Roma. Dallo scandalo dei lavoratori migranti ai tifosi comprati, dall’isterismo lgbt al divieto di bere alcolici, questo evento non si è fatto mancare nulla”. Poi, dulcis in fundo polemico , infatti “dopo le tangenti pagate dall’allora presidente della Confederazione asiatica del calcio ai delegati Fifa africani, anche il PD e il Parlamento Europeo, a quanto pare, sono caduti nella trappola delle vecchie care mazzette. Infatti, l’ex eurodeputato Antonio Panzeri è accusato di aver preso soldi dal Qatar. Il tutto per per parlare bene dei mondiali e per influenzare le decisioni del Parlamento europeo e della Confederazione sindacale internazionale (Ituc)”. E pensare, si legge sul profilo Twitter ufficiale del Blocco Studentesco “che stavano facendo la guerra al tetto del contante”, con chiaro riferimento alle buste piene di soldi che in questi giorni stanno facendo il giro del mondo sui giornali. E poi rilanciano la provocazione: “Ecco il famoso bagaglio culturale della sinistra: mazzette, tangenti e corruzione”. 
 
La posizione 
Chiaramente l’azione sembra prendersela con tutta quella “eurosinistra” che è stata travolta dagli scandali del buon vecchio vizietto. Un’accusa che non lascia spazio a conti ma che non manca di una certa leggerezza goliardica: “Dopo le tristi uscite di Enrico Letta – conclude la nota – il quale ha dichiarato che il Pd si costituirà come parte lesa in seguito alle inchieste di Bruxelles, fortunatamente ci siamo stat noi a portare un po’ di allegria e di dolcezza in vista delle feste”. Una leggerezza che al Partito Democratico inizia a farsi pesante. 
 
16 Dicembre  2022