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Berlusconi affossa la legge di Salvini: è caos 
di Ninni Raimondi
 
 
BERLUSCONI A TUTTO CAMPO   
Salvini? "Fa i capricci". Pareggio alle elezioni? "Resta Gentiloni poi si torna alle urne" 
Bufera nel Centrodestra.  
L'alleanza tra Lega e Forza Italia vacilla.  
"Sospendiamo qualsiasi tavolo e incontro con Silvio Berlusconi finché non avremo spiegazioni ufficiali sul voto contrario di Forza Italia all'iter veloce per la legge Molteni che cancella lo sconto di pena per i reati gravissimi". Sono durissime le parole usate dal segretario da Matteo Salvini dopo il no della commissione Giustizia del Senato alla sede deliberante per la legge Molteni.  
"E' una vergogna - afferma il leader della Lega - è l'ennesimo affronto alle donne e a tutte le vittime di violenza.  
Si è stabilito un imbarazzante l'asse iper-garantista tra Forza Italia e la sinistra di Pietro Grasso, il presidente del Senato aveva già negato la calendarizzazione della legge e i forzisti ne hanno impedito l'iter veloce. Forza Italia si prenda la responsabilità di questo atto inaccettabile compiuto a fine legislatura". 
Quanto accaduto in Parlamento - spiegano fonti parlamentari del Carroccio - andrebbe ben al di là del merito della legge Molteni.  
Sarebbe arrivato un ordine ben preciso da Berlusconi in persona per affossare la legge tanto cara a Salvini.  
I motivi sono sostanzialmente due.  
Il primo: non dare alla Lega un'arma da utilizzare in campagna elettorale, ovvero quella di aver rafforzato le pene per i reati gravi. Il secondo: avvertire il Carroccio e il suo segretario che a dettare la linea nel Centrodestra è Forza Italia e che Berlusconi non si fa scrivere l'agenda dall'alleato "populista" (come dicono gli azzurri). 
D'altronde i motivi di scontro sono numerosi. Il programma è in alto mare, basta prendere il tema pensioni o quello delle tasse per capire come le divisioni siano enormi.  
In secondo luogo sulle candidature nei collegi uninominali già sono iniziate le liti tra presunti alleati, senza contare le Regionali con lo scontro in particolare sul Lazio e il Friuli Venezia Giulia. Altro punto sono gli alleati.  
L'ex Cavaliere vuole imbarcare gli scissionisti di Ap guidati da Maurizio Lupi, nonostante il veto di Salvini.  
Ed ecco che quanto accaduto a Palazzo Madama va letto in senso politico: uno schiaffo su un tema caro al Carroccio per ricordare ai leghisti che chi comanda nel Centrodestra è Berlusconi.  
Insomma, fratelli-coltelli. 
Licenza Creative Commons  15  Diceembre 2017