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Esponente di Forza Nuova pestato
 
Esponente di Forza Nuova legato e pestato 
di Ninni Raimondi
 
Avallata da istituzioni, media e intellettuali, la violenza antifascista innalza ulteriormente il livello dello scontro. Stavolta i centri sociali hanno colpito a Palermo, dove Massimiliano Ursino, segretario provinciale di Forza Nuova, è stato aggredito ieri pomeriggio in pieno centro, vicino alla sede di Forza Nuova, tra piazza Lolli e via Dante. Un numero imprecisato di persone a volto coperto – forse cinque o sei, ma c’è chi parla di una dozzina – gli ha teso un agguato in strada, gli ha legato mani e piedi con del nastro da imballaggio e poi lo ha picchiato a sangue. 
Il tutto è avvenuto intorno alle 18,45, in strada, davanti alla gente che passeggiava. In un video diffuso dagli autori del pestaggio si sente una ragazza che ridacchia e cerca di rassicurare i passanti, dicendo “lo conosciamo, è uno scherzo”. La vittima ha riportato delle serie ferite alla testa ed è stata trasportata all’ospedale Civico. Il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, ha parlato di un “ritorno alle tecniche brigatiste” e ha puntato il dito contro la “campagna d’odio seminata dal Gruppo Espresso e seguita da tutta la sinistra inclusa Liberi e Uguali”. All’aggressione è anche seguita una rivendicazione anonima inviata agli organi di stampa, in cui si dice che “sul territorio palermitano esiste chi ripudia il fascismo e non ha timore di lottare per bloccarlo e schiacciarlo, a partire da questi protagonisti del forzanovismo”. 
 
A dir poco incredibile il commento del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che in buona sostanza ha dato la colpa dell’accaduto ai… fascisti:  
Quanto avvenuto con l’aggressione ai danni del segretario provinciale dell’organizzazione neofascista Forza Nuova a Palermo è il segno della degenerazione che la politica italiana sta subendo, dopo avere sottovalutato la recrudescenza di fenomeni e comportamenti fascisti e razzisti, che rischiano di infettare culturalmente la società civile, anche quella che antifascista e antirazzista si proclama. Il fascismo non si combatte con lo squadrismo, bensì con la cultura e la resistenza”.  
 
Insomma, i fascisti sarebbero così pericolosi da riuscire a contaminare con la loro violenza anche gli antifascisti. Un’opinione surreale, che fa però ben comprendere quale sia l’humus politico in cui può maturare quel senso di impunità che può armare la mano delle canaglie. 
 
Non ho parole. 
Licenza Creative Commons  22  Febbraio 2018
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