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Fermi gli sbarchi
 
La Guardia di Finanza ha arrestato oltre 750 scafisti in un anno e mezzo 
di Ninni Raimondi
 
Mentre non accennano a placarsi le polemiche relative alla gestione dei flussi dell’immigrazione, con il ministro dell’Interno Matteo Salvini, messo alla gogna da ong e teorici dell’immigrazionismo, che sottolinea come i tanti morti in mare degli ultimi giorni siano responsabilità degli scafisti, la Guardia di Finanza di fatto snocciola alcuni dati che non fanno altro che dare ragione al titolare del Viminale. 
Nel corso del 2017 e nei primi mesi del 2018, infatti, sono 751 le persone arrestate nelle acque nazionali. Si tratta di scafisti e narcotrafficanti. Un bilancio presentato ieri a Roma, nel corso delle celebrazioni per i 244 anni della fondazione del corpo alla presenza del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, del ministro dell’Interno, Matteo Salvini e della presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. I dati parlano chiaro: gli scafisti arrestati sfruttavano il business derivante dai traffici degli immigrati. Secondo quanto emerge dal bilancio della Guardia di Finanza, il 50% delle oltre 100 tonnellate di stupefacenti sequestrate dal 2017 a oggi è stato intercettato grazie a grandi operazioni aeronavali, che hanno portato, oltre all’arresto dei 751 scafisti e narcotrafficanti, al sequestro di 382 mezzi. 
 
Nel bilancio delle Fiamme Gialle, però, spuntano anche appalti irregolari per 2,9 miliardi, danni all’erario per 5 miliardi, mille grandi evasori che hanno sottratto al fisco 2,3 miliardi, più di due milioni a testa.  
Di questo importo, circa 1,3 miliardi sono già stati confiscati e fanno parte del patrimonio dello Stato.  
La GdF ha anche denunciato quasi 13mila evasori totali che hanno evaso 5,8 miliardi di Iva e contestati quasi 23mila reati fiscali (il 67% riguardano emissione di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento di documenti contabile) sono 30.818 invece i lavoratori in nero impiegati da 6.361 datori di lavoro. 
Licenza Creative Commons  21 Giugno  2018
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