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Legittima difesa
 
Legittima difesa, Bongiorno: “Giusto sparare a chi ti entra in casa”. Anm: “Si incentiva l’omicidio” 
di Ninni Raimondi
 
Legittima difesa, Bongiorno: “Giusto sparare a chi ti entra in casa”. Anm: “Si incentiva l’omicidio” 
di Ninni Raimondi 
 
E’ polemica sulla riforma della legittima difesa.  
Da un lato abbiamo l’Associazione nazionale magistrati secondo cui addirittura incentiverebbe l’omicidio.  
Dall’altro abbiamo la ministra per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, che ribadisce la linea della Lega: “Giusto sparare a chi ti entra dentro casa“. 
Intervistata ad Agorà, su Rai Tre, la Bongiorno, eletta al Senato con la Lega, spiega: “Nell’incertezza ci si può difendere.  
Chi sta dentro casa, se sente dei rumori e qualcuno che si muove dentro casa, non può fare indagini, può difendersi“.  
E quando le chiedono se “è giusto che gli spari se manca di freddezza?”, la ministra risponde: “Secondo me, sì.  
Quello che dico è che chiunque entri in casa altrui per rubare o per uccidere ne accetta le conseguenze“. 
 
Così la Bongiorno rilancia una delle battaglie storiche della Lega che vede ben cinque disegni di legge presentati al Senato lo scorso luglio.  
“Quando parliamo di legittima difesa dobbiamo entrare in un’ottica -spiega la ministra – Lei si immagini uno che vive da solo e sente dei passi ha la freddezza per fare un’indagine notturna e capire se chi cammina lo fa per rubare un oggettino o per uccidere?”, ha spiegato la ministra. 
La Lega punta a introdurre la presunzione di legittima difesa. In sostanza, se uno entra in casa tua armato o comunque contro la tua volontà, qualunque reazione è considerata legittima. 
Pochi giorni fa, la questione aveva scatenato un botta e risposta tra il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini e il presidente dell’Anm, Francesco Minisci.  
Quello del governo, aveva detto il numero uno del sindacato dei magistrati, è un disegno di legge di cui “non avevamo bisogno e che può essere molto rischioso”. La legge “regolamenta già in maniera adeguata tutte le ipotesi di legittima difesa”, aveva precisato il magistrato. Mentre il ddl del Carroccio “rischierebbe addirittura di legittimare reati gravissimi, fino all’omicidio. Non si può prescindere – spiegava Minisci – dal principio della proporzionalità fra offesa e difesa e dalla valutazione, caso per caso, del giudice: se un soggetto minaccia di schiaffeggiarmi o di sottrarmi un bene, io non posso reagire sparandogli; se, da fuori casa, vedo un tizio che si arrampica sul mio balcone, non posso essere autorizzato a sparargli”. 
 
Dal canto suo Salvini, ha replicato: “Il sindacato dei magistrati (Anm) oggi ha attaccato le proposte di legge della Lega sulla legittima difesa perché inutili e rischiose. Invasione di campo? Tutto normale? Io tiro dritto, la difesa è sempre legittima“. 
Insomma, sarà dura per il governo Lega-M5S portare avanti una riforma che mira a tutelare – anche della gogna mediatica montata ad arte dalla magistratura politicizzata – chi, vittima di un’aggressione, si è semplicemente difeso. E invece il sindacato delle toghe già parla di istigazione all’omicidio, segno che lo scontro sarà violento. 
Licenza Creative Commons  19 Settembre 2018
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