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Salvini e l’idea anti spread
 
Salvini e l’idea anti-spread: “Detassare chi compra titoli di Stato” 
di Ninni Raimondi
 
"La manovra non cambia perché lo spread o Bankitalia dicono che non devo toccare la Fornero, io vado diritto. Non torniamo indietro”. Parola del ministro dell’Interno Matteo Salvini ad Agorà su Rai3. “Non vogliamo certo chiedere l’oro per la Patria (il riferimento è a quando nel 1935 gli italiani donarono le loro fedi nuziali per fare cassa contro le sanzioni, ndr). Ma aiutare chi investe nei titoli italiani è nostra convinzione da anni e c’è nel contratto di governo. E’ possibile pensare a nuove emissioni di titoli facendo pagare meno tasse a chi investe nel proprio Paese“, è l’idea del vicepremier per fermare lo spread. Il governo potrebbe introdurre i Conti individuali di risparmio (Cir), lo strumento con cui si incentiverebbero i contribuenti italiani ad aumentare gli investimenti in Btp, i Buoni del Tesoro poliennali. 
Anche perché, su oltre 2.300 miliardi di debito pubblico complessivo, la quota in mano a investitori non residenti è di poco inferiore al 31% (ultimi dati di Bankitalia, giugno 2018). Il grosso dei titoli è in mano a banche e fondi d’investimento, mentre le famiglie e le imprese italiane contano per meno del 5%. 
“Non farsi prendere dal panico che non esiste – spiega il vicepremier – lo spread è qualcuno che in multinazionali e istituti finanziari importanti decide con un click compro o vendo. Ci sono pochi, grandi personaggi che sperano che l’Italia salti. L’Italia non salta, il governo va avanti – incalza il leader della Lega – se qualcuno continua a speculare sull’Italia, sbaglia a farlo”. 
 
Il governo resta compatto in difesa della manovra. “Il mio obiettivo è rendere felici i miei concittadini, e questo vale al di là dei numeri. Se vogliamo iniziare anche noi a fossilizzarci sui numeri allora faremo come quelli di prima e sarò io a dire agli italiani mandateci a casa. Questa manovra è quell’atto di coraggio che l’Italia aspettava da anni”. Così il vicepremier Luigi Di Maio a Radio Anch’io su Radio Rai1. “Non si può tornare indietro, io non lo accetto”, “se si torna indietro si tradiscono gli italiani e io i miei concittadini non li abbandono”. 
“Questa storia dello spread a 400 è solo un modo per terrorizzare i cittadini – sostiene Di Maio – .  
 
Ci sono troppe persone dell’establishment che fanno il tifo per per lo spread a 400, ma i mercati vogliono più bene all’Italia di qualche politico italiano ed europeo. Lo spread peraltro “è stato a 270-280, e poi ora sopra 300, da quando ci siamo noi perché c’è un grande pregiudizio contro questo governo”, commenta il capo politico dei 5 Stelle. 
Licenza Creative Commons  12 Ottobre  2018
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