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Immigrati senegalesi i colpevoli
 
Due immigrati senegalesi fermati per l’omicidio di Desirée 
di Ninni Raimondi
 
Sono a una svolta le indagini sulla morte di Desirée Mariottini, la studentessa di Cisterna di Latina il cui corpo è stato rinvenuto sabato notte in uno stabile occupato dai centri sociali in via dei Lucani, a Roma, quartiere San Lorenzo.  
Nella notte la polizia ha eseguito i primi due fermi.  
Si tratta di due immigrati senegalesi, presenti sul territorio italiano in modo irregolare.  
I due sono Mamadou Gara di 26 anni e Brian Minteh di 43, e sono ritenuti responsabili, in concorso con altre persone in via di identificazione, di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario.  
Il branco, nel pomeriggio del 18 ottobre avrebbe somministrato stupefacenti a Desiree e poi, quando la sedicenne era in stato di incoscienza, hanno abusato sessualmente di lei.  
La morte è avvenuta solo il giorno dopo, e il corpo è stato ritrovato durante la notte, in seguito a una telefonata anonima giunta alla polizia. 
Dai risultati dell’autopsia condotta sul corpo della giovane Desirée, infatti, è emerso che la ragazza è stata drogata e poi abusata sessualmente quando era in uno stato di incoscienza, anche se non è ancora del tutto chiaro quanta droga la sia stata somministrata né di che tipo. 
 
L’ipotesi dell’abuso sessuale quando la ragazza era incosciente che ha trovato conferma anche nelle indagini condotte dalla squadra mobile di Roma e dal commissariato San Lorenzo.  
Quello che ora Procura e polizia stanno cercando di capire è cosa sia avvenuto nello stabile, che Desirée già conosceva.  
Il sospetto che si fa strada è che la giovane fosse entrata in un giro pericoloso, dal momento che già qualche settimana prima della sua tragica fine era stata fermata e identificata poco lontano da casa sua, mentre era alla ricerca di alcune pasticche di psicofarmaci.  
 
Si teme anche che Desirée sia stata soffocata per non farla gridare. 
Licenza Creative Commons  24 Ottobre 2018
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