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Esteri: Kasia Smutniak
 
Kasia Smutniak: “Razzismo in Italia? Macché, vogliono farcelo credere” 
di Ninni Raimondi
 
Kasia Smutniak, modella e attrice polacca che da anni lavora in Italia, mostra di avere le idee chiare e non ha esitato a zittire i buonisti: “In Italia non c’è odio razziale, ma vogliono convincerci del contrario”. Un sonoro schiaffo a chi continua a ripetere come un mantra che nella nostra nazione si sta diffondendo il “razzismo” e l’odio per lo straniero. “Io sono straniera. E rivendico con orgoglio le mie origini. Gli amici mi chiamano ‘la polacca’ perché sono disciplinata, puntuale, un po’ rigida mentalmente”, ha dichiarato la Smutniak al settimanale Grazia. 
“Qui vivo ancora da straniera, ma quando torno a trovare i miei – spiega la bella attrice polacca – mi sento a tutti gli effetti italiana.  
Ho vissuto in tanti Paesi, mi considero un po’ zingara, ma di un fatto sono certa: in Italia non c’è odio razziale, anche se qualcuno vorrebbe convincerci del contrario.  
 
I problemi semmai sono altri.  
Qui sono stata accolta a braccia aperte quando la Polonia non faceva ancora parte dell’Unione europea e io, per rinnovare il permesso di soggiorno, dovevo mettermi in fila alle cinque del mattino”. Ma come? Eppure a sentir sproloquiare i giornaloni di sinistra e i politici alle prese con la conta dei pochi voti rimasti a sinistra, gli italiani si stanno trasformando in un popolo di xenofobi intolleranti e il governo fa da megafono parlando “alla pancia” dei beceri cittadini. 
 
Ecco, poi basta chiedere a un’attrice che vive e lavora in Italia da anni se tutto questo è vero, e di colpo mette a tacere la narrazione fantascientifica tanto in voga oggi.  
Probabilmente l’unica realtà drammatica che ci ritroviamo ad affrontare oggi in termini di propaganda pericolosa e fuori luogo.  
Ecco a cosa portano gli strilloni di sinistra: ad essere smentiti da coloro che pretendono di tutelare da chissà quale odio e che invece li considerano dei bugiardi di professione.  
Gli stessi stranieri che poi rivendicano con orgoglio la propria identità, l’unico antidoto alla stupidità degli odiatori di professione, quelli che appunto finiscono invece per rinnegare le proprie radici. 
Licenza Creative Commons  9 Novembre 2018
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