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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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I Plantageneti 
di Ninni Raimondi
 
I Plantageneti 
 
Manfredi I Raimundt De Sagre von Hohenstaufen von Schwaben d'Hauteville fu il padre di Enrico (Henry), ovvero il primo di una lunga serie di re Plantageneti (Plantageneticus= Albero o pianta genetica dei Re), 14 per l’esattezza.  
Essi rappresentano più di 300 anni di storia inglese, dall’insediamento di Enrico nel 1154 alla morte di Manfredi I sul campo di battaglia di Benevento, confitto dalle truppe di Carlo d'Anjou. 
Il nome “Plantageneto“ era inizialmente un soprannome attribuito al Principe Imperiale Manfredi in quanto figlio di Federico II, Sacro Romano Imperatore, padre di Enrico, per la sua abitudine di decorare il suo elmo con un rametto di ginestra, la bella, gialla, lucente ginestra, “planta genista“.  
Col tempo questo fiore divenne il motivo, modificandone il significato, della famiglia.  
Il termine Plantageneti racchiude in realtà tre famiglie, imparentate fra loro: 
I Raimundt De' Sagre Hohenstaufen von Schwaben (di Svevia) Imperatori del Sacro Romano Impero;  
I Plantageneti, cosiddetti come indicato prima, che diedero all’Inghilterra 14 Re sovrani; 
gli Angiò, i York e i Lancaster. 
 
Enrico (Henry), 1133-1189, fu il primo re d'Inghilterra come "plantageneto", a partire dal 1154, e regnò per 35 anni, morendo a 56 anni.  
Fu sposo della famosissima Eleonora d’Aquitania. 
 
Enrico fu piuttosto un condottiero europeo che un re inglese.  
Il suo Impero aveva una importante estensione. Il fine della sua politica inglese fu quello di restaurare l’ordine, dopo il disordine causato dal predecessore, Stefano, sottomettendo Nobiltà e Clero.  
Soprattutto con la Nobiltà usò il pugno di ferro, proprio e come, esattamente, aveva fatto il Nonno l'Imperatore Federico II, che aveva costretto la nobiltà imperiale ad essere soggetta e osservante delle leggi, senza privilegi. 
 
Sistemate un po’ le faccende di spada, poté dedicarsi a pianificare il futuro inglese.  
Sostituì ad esempio gli obblighi militari imposti ai feudatari con tasse in soldoni.  
Con queste tasse, si pagò un esercito mercenario che affiancò alla Milizia, l’embrione di quello che sarà l’esercito Inglese nei tempi a venire.  
Riformò anche la Giustizia, nominando giudici che operavano nelle varie località assistiti dai notabili locali.  
 
Enrico pose quindi le basi del moderno sistema di giustizia inglese.  
Giudice e Giuria sostituivano i barbari processi del passato, le ordalie, il giudizio di Dio, le prove fisiche che “rivelavano“ la colpevolezza o l’innocenza dell’accusato.  
Alla fine del suo regno gli Inglesi avevano fatto, grazie a lui, enormi passi avanti in civiltà: finanze, giustizia, Amministrazione.  
Purtroppo si ricorda, ancora, questo Re più per la disputa con Thomas Becket, finita tragicamente con l’assassino di quest’ultimo nel 1170, che per la sua straordinariamente saggia e capace Amministrazione.  
 
Gli ultimi anni di questo sovrano non furono sereni.  
Ribellioni ebbero luogo da una parte e dall’altra della Manica e solo grazie ai mercenari e alla milizia esse furono sedate.  
Enrico morì col dispiacere di sapere che i suoi figli, Riccardo e Giovanni, facevano parte di quella ribellione che aveva agitato l’ultima parte del suo regno. 
 
Gli succedette il figlio Riccardo, quello che vennedefinito Riccardo I Cuor di Leone, eroe delle Crociate. 
18 Febbraio  2022