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Calabria, incendio nella baracco
Calabria, incendio nella baraccopoli degli immigrati: un morto 
di Ninni Raimondi
 
L‘ennesimo rogo nella tendopoli di San Ferdinando di Puglia. E ancora una volta perde la vita un immigrato, uno dei tanti ammassati nelle baraccopoli che tristemente affollano la Piana di Gioia Tauro. 
Questa volta a morire è  stato Aldo Diallo, 25enne senegalese. Il giovane è  deceduto dopo essere stato avvolto dalle fiamme: la sua baracca era situata all'”ingresso” del campo ma il fuoco divampato nella notte ha raggiunto proporzioni tali che è arrivato a distruggere almeno trenta degli “alloggi di fortuna” degli altri immigrati scatenando un vero e proprio inferno. 
 
Gli immigrati hanno tentato, senza successo, di spegnere le fiamme ma è stato evidente sin da subito che era necessario l‘intervento dei vigili del fuoco. 
All’arrivo dei pompieri purtroppo per la vittima non c’era già più niente da fare: il cadavere di Aldo Diallo è stato rinvenuto dentro la sua baracca situata al limitare del campo, nella zona della baraccopoli immediatamente vicina alla strada. 
 
Questa non è la prima volta che avviene una tragedia simile: il 2 dicembre scorso un altro rogo aveva lasciato una vittima, un giovane gambiano, Souaro Jaiteh.  
A gennaio 2018, invece, sempre a causa di un incendio morì una giovane nigeriana. 
Il campo non è sufficientemente grande e attrezzato per ospitare tutti gli immigrati: molti di loro sono costretti a vivere accampati tra vecchie tende e baracche composte da materiali altamente infiammabili e nel complesso fatiscenti.  
Ovviamente, questi alloggi non hanno riscaldamento e gli occupanti sono costretti a far ricorso a vecchi bracieri, fuochi o stufe elettriche che si trasformano in vere e proprie scintille che danno inizio ai roghi. 
Licenza Creative Commons  16 Febbraio 2019
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