|
Questo Sito non ha fini di lucro, né periodicità di revisione. Le immagini, eventualmente tratte dal Web, sono di proprietà dei rispettivi Autori, quando indicato. Proprietà letteraria riservata. Questo Sito non rappresenta una Testata Giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Pertanto non può essere considerato, in alcun modo, un Prodotto Editoriale ai sensi e per gli effetti della Legge n.62 del 7 Marzo 2001.
|
|
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
|
Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
|
Si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie..
|
|
La Corte costituzionale ha “salvato” le norme della legge Merlin sul favoreggiamento della prostituzione: quello che ne viene fuori è il concetto, in nuce, che mai la prostituzione si può definire “volontaria”, ma sempre un atto derivante da situazioni di prostrazione economica o sociale.
Il caso “escort” di Tarantini
La Corte d’appello di Bari fu la prima a sollevare la questione, nel procedimento contro Giampaolo Tarantini e Massimiliano Verdoscia, nel corso del procedimento di secondo grado sul caso delle escort presentate tra il 2008 e il 2009 a Silvio Berlusconi.
Con la sentenza depositata oggi la Corte mette nero su bianco che il concetto di base dell'”evitabilità” della prostituzione mira a tutelare i diritti delle persone e la dignità umana. Secondo tale sentenza, infatti, il mondo della prostituzione farebbe comunque parte di un circuito, fatto di violenza, ricatti e meschinità, dal quale una persona in difficoltà troverà estremamente difficile uscire mettendo a rischio la propria integrità fisica e mentale. Tale sentenza determina, in breve, che la prostituzione anche se volontaria è comunque un’attività degradante per un essere umano.
Il cambio di “società”
Questo, a “onta” del fatto che la Corte d’appello di Bari aveva sancito che l’attuale situazione sociale italiana è ben diversa da quella in cui fu introdotta la legge Merlin: non vi era infatti, un tipo di prostituzione come quella delle “escort”, che sarebbe “espressione della libertà di autodeterminazione sessuale, garantita dall’articolo 2 della Costituzione”.
| |