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Chi vince governa, chi perde fa opposizione. E’ la semplicissima regola aurea che si impone ad ogni elezione. A volte un successo può essere netto, in altri casi più risicato, se non di misura.
Ma si sa, in certi casi basta un voto in più per sancire una vittoria. Il resto rischia soltanto di essere un capzioso e cervellotico ragionamento sui perché di una sconfitta. Eppure, dopo anni di scettro del potere, la sinistra sarda non si rassegna alla batosta elettorale subita. Così, a Cagliari, la candidata sindaco del Pd, Francesca Ghirra, ha chiesto il riconteggio delle schede. E’ convinta infatti che Paolo Truzzu, il vincitore del centrodestra, possa non avere in realtà i numeri necessari per diventare ufficialmente il nuovo primo cittadino.
“Abbiamo dato mandato ai nostri legali di valutare un eventuale riconteggio dei voti in sede amministrativa”, ha dichiarato Ghirra.
“Aspettiamo le prossime ore, non sono ancora stato proclamato eletto”, ha replicato Truzzu. “Il margine sopra il 50% – ha poi detto l’ex senatore Luciano Uras, referente di Campo progressista – è ulteriormente sceso e stiamo parlando di una sessantina di voti che potrebbero fare la differenza e portare i candidati al ballottaggio”. Dunque, per tentare di salvarsi in calcio d’angolo, il centrosinistra ha messo in campo un team di avvocati. “Troppo scarsa la differenza – ha specificato Uras – alcune decine di voti, non garantiscono al candidato del centrodestra la tranquillità. Allo stato attuale pensiamo sia utile la prudenza: attendere la proclamazione e la necessaria verifica dei verbali da parte dell’autorità competente mi pare il minimo necessario”.
Disfatta M5S
Sono circa 1300 le schede nulle, 20 le contestate e soltanto tra gli 80 e i 100 i voti di scarto tra i due contendenti che in questo momento assicurano la vittoria al candidato del centrodestra.
Ci sarà dunque da aspettare ancora, per sapere se a Cagliari si andrà al ballottaggio oppure se il centrosinistra è stato scalzato dal comune dopo otto anni di governo.
Un’attesa che si aggiunge a quella di Sassari, la sola città dove sicuramente tutto si deciderà al secondo turno.
Nel resto dei comuni al voto in Sardegna i giochi sono infatti chiusi. Hanno segnato una generale disfatta del M5S, che si conferma incapace di competere quasi ovunque a livello locale, e la vittoria al primo turno del centrodestra ad Alghero.
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