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Tante assenze ma voti altissimi:
La Gretina: Tante assenze ma voti altissimi 
di Ninni Raimondi
 
Tante assenze ma voti altissimi: la “marchetta” dei professori a Greta Thunberg 
In quale posto del mondo uno studente marina sistematicamente la scuola e riceve quattordici “A” (cioè il massimo dei voti) su diciannove materie mentre nelle altre cinque ottiene “B”?  
In Svezia, ovviamente, nella classe di Greta Thunberg.  
Questa infatti è la sfavillante pagella dell’attivista svedese, paladina della lotta al riscaldamento globale, da mesi in vacanza permanente intorno al globo per propagandare il verbo dell’ambientalismo antifascista d’accatto – quello che parla alla pancia dei progressisti. Dal vertice di Davos ai vari incontri con i leader globali (ultimo dei quali Barack Obama) non ci sono state settimane o mesi in cui Greta non abbia disertato i suoi impegni scolastici. L’ossessione per l’ambiente, i discorsi con il ditino puntato e i selfie coi potenti della terra avevano la precedenza. 
 
L’esultanza dei giornali di mezzo mondo  
Ora i giornali di mezzo mondo, Stivale compreso, esultano trionfanti contro la vulgata di chi giustamente contestava alla ragazzina le assenze – non ultima la decisione di non frequentare del tutto il prossimo anno scolastico: come si può combattere la battaglia contro il riscaldamento globale se si passa il 95% del tempo lontani dalla scuola?  
Con che basi culturali puoi condurre una lotta senza studiare sotto la guida dei tuoi insegnanti? La pagella di Greta, pubblicata sul giornale svedese Dagens Nyheter, dovrebbe mettere a tacere tutte le polemiche. La sedicenne, donna dell’anno in Svezia e principale favorita, secondo i bookmaker, al prossimo Nobel per la pace, spiega che quei voti se li è sudati. “Ho veramente lottato per ottenere questi voti”, ha dichiarato al giornale. 
 
Il 10 politico 
Forse questo discorso può andare bene per Greta, la ragazzina ricca, di sinistra e privilegiata per il suo ruolo nel panorama internazionale, alla quale gli insegnanti danno il “10 politico” per alimentare la narrazione della 16enne prodigio “santa subito” e renderne inattaccabile l’immagine.  
Ma forse nessuno si fa problemi sulla valenza diseducativa del suo esempio per i liceali di tutto il mondo, che non hanno tempo e mezzi per giocare a fare i salvatori della terra come la nostra 16enne svedese. 
Licenza Creative Commons  20 Giugno 2019
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