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Fondi russi, adesso Conte e Di M
Fondi russi, adesso Conte e Di Maio chiedono a Salvini di chiarire in Aula 
di Ninni Raimondi
 
Resta alta la tensione nella maggioranza sulla vicenda dei fondi russi alla Lega. Il premier Giuseppe Conte prende le distanze dal suo vice, il leader della Lega Matteo Salvini, pur ribadendo di avere fiducia in lui. “Dopo aver compiuto tutte le verifiche del caso, si precisa che l’invito del sig. Savoini al Forum” Italia-Russia “è stato sollecitato dal sig. Claudio D’Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del vicepresidente Salvini – precisa Palazzo Chigi -, il quale, tramite l’Ufficio di vicepresidenza, ha giustificato l’invito in virtù del ruolo dell’invitato di Presidente dell’Associazione Lombardia-Russia e ha chiesto ai funzionari del premier di inoltrarla agli organizzatori del Forum. “L’invito alla cena del sig. Savoini è poi stata una conseguenza automatica della sua partecipazione al Forum”, conclude Palazzo Chigi. Così Conte “accolla” al suo vice la presenza “ingombrante” di Savoini, al centro dell’inchiesta per i presunti fondi russi alla Lega. 
 
Palazzo Chigi:  
“Il presidente del Consiglio non conosce il signor Savoini” 
“Un doveroso chiarimento. Continuano a pervenire alla presidenza del Consiglio richieste di informazioni sulla presenza del signor Gianluca Savoini alla cena che si è tenuta a Roma, a Villa Madama, la sera dello scorso 4 luglio, in onore del Presidente Putin. Come già anticipato, il presidente del Consiglio non conosce personalmente il signor Savoini“, ribadisce Palazzo Chigi. “La cena è stata offerta dal presidente Conte e l’invito è stato esteso anche a tutti i partecipanti al Forum di dialogo italo-russo delle società civili, che si è tenuto il pomeriggio dello stesso giorno presso la Farnesina. Il suddetto Forum è stato organizzato dalla presidenza del Forum stesso e dall’Ispi”, viene spiegato. 
 
Conte:  
“Ho già chiarito che ho fiducia nel mio ministro Salvini” 
“L’ho già chiarito che ho fiducia nel mio ministro dell’Interno Salvini, ovviamente dobbiamo trasparenza e io per quanto mi riguarda l’ho resa nella massima forma e credo che la questione per quanto riguarda il ruolo della presidenza del Consiglio sia abbastanza definito”. Lo ha ribadito il premier a margine delle Universiadi. “Per quanto di competenza ho reso un chiarimento che ho ritenuto doveroso, con la precisazione sulla partecipazione del signor Savoini alla famosa cena con Putin”, ha aggiunto. Pensa sia a rischio della tenuta della maggioranza per il caso Savoini? “Direi di no – ha replicato Conte – , anche perché il signor Savoini non ha mai avuto un incarico di governo, quindi il fatto che questa indagine, che al momento riguarda solo lui, possa mettere a rischio la tenuta del governo mi sembra al momento un’osservazione impropria”. 
 
Spuntano le immagini del consigliere D’Amico insieme a Savoini 
Intanto spuntano delle immagini di Claudio D’Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del vicepremier Salvini, ritratto assieme a Savoini a Mosca nel giorno delle elezioni presidenziali in Russia, il 18 marzo 2018. Le foto sono pubblicate sul profilo Facebook di D’Amico. In una delle immagini si vede lo stesso D’Amico scattare un selfie dove si vede sullo sfondo il presidente russo Putin preso dalle operazioni di voto e di certo non a conoscenza dello scatto rubato. Nelle foto, Savoini e D’Amico, entrambi rappresentanti dell’Associazione culturale Lombardia-Russia, al centro dell’inchiesta a Milano, hanno al collo una sorta di pass identificativo e la spilla del comitato pro Putin. 
 
Di Maio:  
Commissione di inchiesta per tutti i partiti” 
Per il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio “se ci sono sospetti su finanziamenti ai partiti, si fa una commissione di inchiesta per tutti i partiti”. Di Maio invita a istituire subito la commissione d’inchiesta. Il capo politico del M5S in riferimento al caso Savoini chiarisce: “Riteniamo doveroso garantire la tracciabilità dei soldi che un partito incassa durante una campagna elettorale. Il M5S, con la SpazzaCorrotti, ha obbligato tutti a rendere pubbliche le donazioni, non ci si può tirare indietro”. “Quando il Parlamento chiama, il politico risponde, perché il Parlamento è sovrano e lo dice la nostra Costituzione. Peraltro quando si ha la certezza di essere strumentalizzati, l’Aula diventa anche un’occasione per dire la propria, difendersi e rispondere per le rime alle accuse, se considerate ingiuste“: scrive su Facebook Di Maio, invitando implicitamente Salvini a riferire in Aula sul caso Savoini. 
 
Insomma, Conte da una parte, Di Maio dall’altra, appare evidente che la maggioranza abbia lasciato il leader della Lega da solo di fronte alle responsabilità del caso. Ma lui, Salvini, per adesso si limita a un “non devo spiegare niente, è solo un gossip“. 
Licenza Creative Commons  15 Luglio 2019
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