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Open Arms, la Procura apre un fa
Open Arms, la Procura apre un fascicolo. Evacuati tre immigrati con famiglie 
di Ninni Raimondi
 
Prosegue senza sosta il braccio di ferro tra la Ong Open Arms e le autorità italiane.  
La nave in missione umanitaria, che sabato ha raccolto altri 39 immigrati in aggiunta ai 121 già presenti a bordo ed è all’undicesimo giorno in mare, è intenzionata a non mollare. Ieri l’organizzazione spagnola twittava così: “Decimo giorno a bordo, una caldissima domenica di agosto. Resistiamo, abbiamo 160 motivi per farlo. 160 esseri umani che hanno il diritto di sbarcare in un porto sicuro. Vergogna Europa. Meglio multati che complici“. Insomma ora la nave, omologata per trasportare 18 persone, è piena da scoppiare e in emergenza igienico sanitaria. Elemento che l’equipaggio userà sicuramente come grimaldello per forzare lo sbarco. 
Nell’attesa di un porto dove sbarcare L’Italia ha però accordato il permesso di sbarco a 3 persone in emergenza medica.  
Sarebbero una donna di 32 anni con sospetto tumore al cervello, una ragazza di 28 con la polmonite e un 20enne affetto da Tbc.  
Oltre ai 3 immigrati è stata disposto lo sbarco anche per 6 accompagnatori. Di questi nove solo il caso di sospetta Tbc è stato a Lampedusa con una motovedetta della guardia costiera. 
 
Intanto la Procura apre un fascicolo 
Nel frattempo la Procura di Agrigento ha aperto un’indagine contro ignoti, come di prassi accade dopo lo sbarco preventivo dei malati.  
L’intenzione degli inquirenti per ora, non è di indagare sull’attività dell’equipaggio della Ong ma solo di individuare e identificare gli scafisti.  
A tal proposito verranno interrogati gli immigrati sbarcati in questi giorni per motivi medici e con loro i relativi accompagnatori. 
Licenza Creative Commons  12 Agosto 2019
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