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Conte è sicuro di rimanere al su
Conte è sicuro di rimanere al suo posto. Ha infatti ordinato adesso biglietti da visita in carta cotone e mille portanome da valigia 
di Ninni Raimondi
 
Mentre fuori da palazzo Chigi tutti si interrogavano su chi sarebbe stato il prossimo inquilino Premier, al suo interno c'è chi ha avuto la risposta con tutta certezza:  Giuseppe Conte, appunto. 
Sarà per le lodi tessute da Beppe Grillo, o per la fermezza con cui Luigi Di Maio non accetta candidature alternative per un nuovo governo che faccia proseguire la legislatura, l'avvocato del popolo non ha nemmeno adombrato la possibilità di iniziare a preparare bauli e valigie per un possibile trasloco.  
E non prende nemmeno in considerazione l'ipotesi che si possa tornare a votare, come pure almeno sulla carta aveva minacciato durante il primo giro di consultazioni il presidente della repubblica, Sergio Mattarella. 
 
No, Conte era talmente convinto di proseguire nel suo attuale ruolo da avere fatto pubblicare sul sito di palazzo Chigi il 21 agosto scorso la conclusione di una piccola procedura di affidamento diretto del dipartimento servizi strumentali della presidenza del Consiglio per una fornitura che la dice davvero lunga sui piani dell'attuale premier. 
 
La fornitura è della tipografia Bernardini srl, che l'ha effettuata per 1.485 euro più Iva.  
Ma è l'oggetto del contratto fa saltare sulla sedia il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. 
L'ufficio del cerimoniale di Stato ha infatti ha richiesto «per le esigenze del presidente del Consiglio» la bellezza di «2000 biglietti da visita in carta cotone con relative buste», e oltre a questi anche «cento metri di nastrino tricolore in tessuto altezza mm.10», altri «100 metri di nastrino tricolore in tessuto altezza mm.16», poi «100 metri di mm.26» e infine « n. 1.000 portanome da valigia formato cm. 8,5x5,5 con cartoncino interno personalizzato formato cm. 7X4,5 con banda tricolore verticale stemma della Repubblica». 
 
Ora i mille portanome da valigia sembrano tanti per le esigenze personali del premier anche se la legislatura dovesse andare alla fine con lui al comando, a meno che Conte abbia un set di borse e valigie personali grande come i depositi dei venditori abusivi che affollano le vie del centro di Roma. 
Probabile che quelli servano anche ai suoi principali collaboratori.  
Sono invece secondo le indicazioni dell'ordinativo proprio suoi i duemila biglietti da visita in carta cotone, che certo non si distribuiscono in giro in una settimana.  
Da quella richiesta è ben comprensibile il basso profilo e la scarsa autostima di Conte: sottovaluta di sicuro quanto la sua persona sia ormai conosciuta non solo in Italia, ma nel resto del mondo. 
 
Non ci sarà bisogno, come nelle prime settimane di governo, di affrettarsi a distribuire in giro bigliettini da visita perché nessuno aveva presente chi fosse.  
Ma insomma, quando uno è così "umile" non possiamo proprio metterci lì a fargli le pulci.  
Registriamo per dovere di cronaca politica però che, l'attuale presidente del Consiglio "incaricato" ancora oggi è certo di averne bisogno e per lungo tempo ancora?  
 
Chissà che non ci azzecchi, come avrebbe detto un tempo Antonio Di Pietro... 
 
PS:  
I bigliettini sono intestati  
"Giuseppe Conte 
Presidente del Consiglio dei Ministri 
della Repubblica italiana" 
(Aggiungerà anche questo al suo Curriculum Vitae?) 
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