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Governo giallofucsia
Governo giallofucsia, c’è l’accordo: ecco chi sono i 42 sottosegretari 
di Ninni Raimondi
 
Alla fine il governo giallofucsia ha smesso di litigare sulla spartizione delle poltrone. Anche se la contrattazione è andata avanti fino all’ultimo. Infatti il Consiglio dei ministri, convocato alle 9.30, è iniziato alle 10.45 e si concluso dopo pochi minuti: giusto il tempo di ufficializzare la lista dei viceministri e dei sottosegretari. Il ritardo a quanto pare è stato causato – tra le altre cose – dal fatto che il dem Maurizio Martina, in un primo momento pareva essere nominato viceministro dell’Interno. Ma il premier Giuseppe Conte ha imposto di fare il prima possibile, anche e soprattutto per non offrire il fianco alle critiche dell’opposizione. La spartizione, in perfetto stile Prima Repubblica, si è consumata in ossequio al Manuale Cencelli di democristiana memoria sul “peso” dei partiti e la relativa quantificazione delle poltrone. Sono un totale di 42 gli incarichi di governo, di cui 10 viceministri. La maggioranza va al Movimento 5 Stelle con 21 incarichi, di cui sei viceministri. Al Pd vanno 18 sottosegretari e quattro viceministri, ai “compagni” di LeU vanno ben due sottosegretari e uno al Movimento Associativo Italiani all’Estero.  
Il giuramento è atteso lunedì. 
 
L’elenco dei viceministri 
All’importante casella dell’Economia vanno Antonio Misiani per il Pd e Laura Castelli per i 5 Stelle (che fa carriera rispetto al Conte I, dove era sottosegretaria).  
Stefano Buffagni (M5S) – ritenuto molto vicino al patron del Movimento Davide Casaleggio – sarà viceministro allo Sviluppo economico. Marina Sereni (Pd) e Emanuela Del Re (M5s) viceministri agli Esteri (per Del Re si tratta di una riconferma). Gli altri viceministri sono il pentastellato Giancarlo Cancelleri alle Infrastrutture; il pentastellato Pierpaolo Sileri alla Salute, mentre la renzianaAnna Ascani andrà all’Istruzione. Al Viminale saranno viceministri Matteo Mauri (Pd) e Vito Crimi (M5S), che era sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria. Niente poltrone quindi per l’antifascista a tempo pieno Emanuele Fiano (Pd). 
 
L’elenco dei sottosegretari 
L’importante delega all’editoria va ad Andrea Martella del Pd. L’altro sottosegretario alla presidenza del Consiglio sarà il 5 Stelle Mario Turco, che va alla programmazione economica e investimenti. Sottosegretari ai rapporti con il Parlamento sono Simona Malpezzi, Pd (renziana) e Gianluca Castaldi (M5S). Agli Esteri come sottosegretari vanno Ivan Scalfarotto (Pd), Manlio Di Stefano (M5S, riconfermato) e Riccardo Merlo (Maie, poltrona in cambio per l’aver votato la fiducia al governo). Sempre al ministero dell’Interno vanno anche Carlo Sibilia (M5S, riconfermato) e Achille Variati (Pd). Alla Giustizia Antonio Ferraresi (M5S, confermato) e Andrea Giorgis (Pd). Agli Affari europei Laura Agea (M5S). Alla Difesa: Angelo Tofalo (M5S, confermato) e Giulio Calvisi del Pd. All’Economia Alessio Villarosa (M5S), Pierpaolo Baretta (Pd) e la “compagna” Cecilia Guerra (LeU, ex governo Monti e Letta). Al Mise Alessandra Todde (M5S), Mirella Liuzzi (M5S), Gian Paolo Manzella (finora assessore nella giunta Zingaretti) e la renziana Alessia Morani.  
Alle Politiche agricole: Giuseppe L’Abbate (M5S).All’ambiente: Roberto Morassut (Pd).   
Alle infrastrutture Roberto Traversi (M5S) e Salvatore Margiotta (Pd). Al Lavoro: Stanislao Di Piazza (M5S) e Francesca Puglisi (Pd). All’Istruzione Lucia Azzolina (M5S) e Giuseppe De Cristofaro (LeU). Alla Cultura: Anna Laura Orrico (M5S) e Lorenza Bonaccorsi (Pd, con delega al Turismo). Alla Salute la prodiana Sandra Zampa (Pd). 
Licenza Creative Commons  14 Settembre 2019
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