Questo Sito non ha fini di lucro, né periodicità di revisione. Le immagini, eventualmente tratte dal Web, sono di proprietà dei rispettivi Autori, quando indicato.  Proprietà letteraria riservata. Questo Sito non rappresenta una Testata Giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Pertanto non può essere considerato, in alcun modo, un Prodotto Editoriale ai sensi e per gli effetti della Legge n.62 del 7 Marzo 2001.
 
 
Scarica il PDF della situazione
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Interni
Esteri
Cultura
Parolatio
Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
Si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie..
Don Bonaiuto contro Barbie senza “gender” : “Colonizzazione ideologica sui bimbi” 
di Ninni Raimondi
 
Don Aldo Bonaiuto, sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII (ente internazionale di diritto pontificio) esprime le proprie opinioni sulla teoria gender e sul rapporto che ciò ha con l’educazione dei bambini: “E’ colonizzazione ideologica”. 
 
Contro le bambole “gender” 
“Un tempo c’era una chiara comprensione di cosa significasse essere un uomo e una donna” dichiara Bonaiuto, direttore di In Terris. “Oggi questa chiarezza è stata scalfita dall’ideologia gender che ipotizza un’identità personale svincolata dal sesso“. La sua analisi arriva  come commento alla creazione delle nuova linea di bambole Mattel, personaggi senza sesso e descritta dagli stessi idealizzatori come “senza gender”. 
 
“Colonizzazione gender” 
Questa nuova idea di “gioco” promulgata dalla multinazionale per i bambini è stata duramente criticata; i Russia, addirittura, vi è stata una proposta per ritirarla dal mercato. Commenta così Don Aldo questa creazione Mattel, dichiarando all’Agi: “Dopo le aule scolastiche e gli schermi cinematografici e televisivi, la colonizzazione-gender invade gli scaffali dei negozi di giocattoli. Ed è proprio il caso di dire che quando il consumismo si intreccia all’ideologia è lecito attendersi di tutto. Lo avevamo già visto nei mesi scorsi con certi cartoni animati ‘fluidi’, nei quali i protagonisti non hanno un’identità sessuale definita. Adesso è la volta della Barbie unisex, la bambola messa in commercio per ‘far giocare senza etichette di alcun tipo’“. 
 
“Non si insegni nelle scuole” 
Don Bonaiuto ricorda, inoltre, un episodio che ha per protagonista il Pontefice, in cui “un padre francese aveva raccontato al Papa del figlio di dieci anni che alla domanda ‘cosa vuoi fare da grande?’ aveva risposto: ‘La ragazza!’. ‘Il padre si è accorto che nei libri di scuola si insegnava la teoria gender, e questo è contro le cose naturali – disse il Pontefice conversando con i giornalisti sull’aereo papale -. Una cosa è la persona che ha questa tendenza, o anche che cambia sesso. Un’altra è fare insegnamenti nelle scuole su questa linea, per cambiare la mentalità: io chiamo questo colonizzazione ideologica‘. 
 
“Consumatori anestetizzati” 
“Ora dalle scuole si arriva anche negli asili, nelle ludoteche e nelle giocattolerie…” insiste don Bonaiuto, che all’interno della Comunità Giovanni XXIII si è distinto per l’impegno nell’affrontare il problema della prostituzione, stando vicino e aiutando le tante donne sfruttate sulle strade. “Malgrado il Vangelo metta in guardia da chi confonde i piccoli, oggi è tutto un affannarsi a compiacere le ideologie ‘flu’ che vorrebbero formare fin dalla culla consumatori anestetizzati, confusi e obbedienti. Meglio per i loro interessi economici e di potere favorire e incentivare in questa direzione sessualmente indefinita, giocattoli e condotte unisex, sicuramente più funzionali al business globalizzato del terzo millennio rispetto ai valori della vita e della famiglia”. C’è vita (ancora) nella Chiesa di Papa Francesco. Con buona pace della teologa “queer”, la monaca Teresa Forcades. 
Licenza Creative Commons  9 Ottobre 2019
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019