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Coronavirus, Mattarella alla Lagarde: “Non ostacolare l’Italia”. Ma Gualtieri fa lo zerbino 
di Ninni Raimondi
 
Coronavirus, Mattarella alla Lagarde: “Non ostacolare l’Italia”. Ma Gualtieri fa lo zerbino 
Sergio Mattarella risponde a Christine Lagarde, dopo l’improvvida uscita della presidente della Bce sul fatto di non volersi occupare dello spread dei diversi Paesi. “L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione europea”, ha premesso il presidente della Repubblica. Ecco perché il nostro Paese “si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione“. Così il capo dello Stato ha risposto seppure non nominandola alla Lagarde, che, nel corso di una conferenza stampa, ha detto l’esatto contrario del suo predecessore in tempo di crisi, ossia di non voler “passare alla storia per un ‘whatever it takes’ (tutto il necessario, ndr) numero due”, espressione usata da Mario Draghi prima di prendere misure eccezionali per superare la crisi finanziaria del 2011. 
 
Spread a 260 punti e Piazza Affari perde il 16,9%, peggior calo di sempre 
“Non siamo qui per ‘chiudere gli spread’ – aveva detto la francese -. Ci sono altri strumenti e altri attori per gestire queste questioni”. L’espressione “chiudere lo spread” significa tenere sotto controllo il rendimento dei titoli di Stato, in modo che il costo del debito non esploda per un Paese vulnerabile sul fronte dei conti pubblici. Proprio il caso dell’Italia insomma. Ebbene, le parole dell’ex direttore generale del Fmi hanno avuto un effetto disastroso sui mercati e in particolare sull’Italia. Ieri lo spread ha superato 260 punti e in una seduta shock le Borse europee hanno bruciato 825 miliardi in un solo giorno. Milano perde 68 miliardi di capitalizzazione: il Ftse Mib chiude a -16,9%, il peggior calo di sempre in un sola seduta. Tanto che la Consob ha deciso di vietare temporaneamente le vendite allo scoperto su 85 titoli azionari italiani, divieto valido per l’intera giornata di oggi. 
 
Anche Conte contro la Lagarde: “Compito Bce agevolare nostri interventi” 
Dopo le parole di Mattarella, anche il premier Giuseppe Conte ha voluto dire la sua: “In questo momento di grande difficoltà stiamo collaborando con gli altri Paesi e con le istituzioni dell’Unione europea per garantire la salute dei cittadini. In un tale contesto non tollereremo atteggiamenti che interpretino i nostri interventi secondo logiche formali ed astratte, senza tenere conto dei bisogni reali dei cittadini“. Poi il presidente del Consiglio si è rivolto direttamente alla Bce: “L’Europa richiede ai Paesi membri misure decise al fine di contrastare efficacemente l’emergenza sanitaria. In particolare il compito della Banca centrale deve essere quello non di ostacolare, ma di agevolare tali interventi, creando condizioni finanziarie ad essi favorevoli. Ci aspettiamo politiche e comportamenti dalla Banca centrale e da tutte le istituzioni europee all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte”. 
 
“Precisazione opportuna”:  
lo zerbino Gualtieri è più realista del re (anzi della regina) 
Insomma, le parole quanto mai inopportune della Lagarde hanno scatenato un terremoto in tutta l’Eurozona, tanto che la numero uno dell’Eurotower ha dovuto correggersi: “Sono impegnata ad evitare qualsiasi frammentazione in un momento difficile dell’area euro“. Un po’ poco, in verità, rispetto al danno causato ai mercati europei e all’Italia. Eppure il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri si è subito sperticato in lodi per la Lagarde. “In riferimento alle odierne turbolenze di mercato, ho accolto con favore l’opportuna precisazione della presidente della Bce, Christine Lagarde, che, chiarendo il contenuto delle sue dichiarazioni, ha sottolineato che non consentirà che lo shock derivante dalla diffusione del Covid-19 possa provocare una frammentazione del sistema finanziario dell’area euro. Sono certo che, come ha detto la presidente Lagarde, a tal fine la Bce utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione“. Una deduzione quanto meno ottimistica, quella del titolare dell’Economia che peraltro appare francamente troppo indulgente dopo la catastrofe finanziaria causata dalle parole dell’ex numero uno del Fmi. Persino Mattarella è stato più duro, per non parlare di Conte. Il dem Gualtieri ha letto nelle parole della presidente della Bce un impegno che (ancora) non c’è.  
 
Più realista del re, insomma.  
Anzi, della regina. 
Licenza Creative Commons   13 Marzo 2020
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