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Il Nobel Montagnier: “Coronavirus creato in laboratorio a Wuhan, studiavano vaccino Aids” 
di Ninni Raimondi
 
Il Nobel Montagnier: “Coronavirus creato in laboratorio a Wuhan, studiavano vaccino Aids” 
Il coronavirus sarebbe un virus manipolato, creato nell’ormai celebre laboratorio di Wuhan dal quale potrebbe essere uscito accidentalmente. A sostenere la tesi questa volta non è un sito “complottista”, né qualche “video verità” su Youtube, ma il professore francese Luc Montagnier. Non proprio uno sprovveduto, visto che parliamo del premio Nobel per la medicina 2008. La sua teoria è che nel laboratorio di Wuhan stessero lavorando ad un vaccino per l’Aids. Considerando che il premio dell’Accademia svedese gli fu riconosciuto proprio per i suoi lavori sul virus dell’Hiv come causa dell’epidemia di Aids, sicuramente parla quantomeno con cognizione di causa. 
 
Lo studio del genoma del Sars-Cov-2 
Intervistato dal media francese Porquoi Doctor (QUI trovate il podcast originale e l’articolo), Montagnier ha studiato il Sars-Cov-2 insieme al biomatematico Jean-Claude Perez: “Con il mio collega abbiamo analizzato attentamente la descrizione del genoma di questo virus Rna. Non siamo stati primi, un gruppo di ricercatori indiani ha cercato di pubblicare uno studio che mostra che il genoma completo di questo virus che ha all’interno delle sequenze di un altro virus, che quello dell’Aids. Il gruppo indiano ha ritrattato dopo la pubblicazione. Ma la verità scientifica emerge sempre. La sequenza dell’Aids è stata inserita nel genoma del coronavirus per tentare di fare il vaccino”. 
 
Le bufale dei nostri “debunker” 
Una ipotesi che mette in discussione l’opera di “debunking” fatta da numerosi siti italiani, come Wired o Open, che dopo la diffusione dell’ormai famoso servizio del Tgr Leonardo avevano affermato perentoriamente che “il virus non è stato creato in laboratorio”. Una affermazione piuttosto improvvida visto lo stato delle cose che non permette di affermare con sicurezza l’origine del coronavirus. I siti di debunking nostrani – che tanto piacciono alle task force governative anti fake news – si basavano su questa ricerca pubblicata da Nature il 17 marzo scorso, dove si affermava (con qualche condizionale) che l’origine naturale fosse più probabile del Sars-Cov2. Per loro tanto è bastato a bollare come “complottista” chiunque operasse una libera ricerca della verità. 
 
Ora una voce autorevole pone di nuovo l’attenzione sul laboratorio di Wuhan, che si aggiunge ai dubbi sollevati in questi giorni dall’intelligence americana e dal Washington Post. Montagnier spiega come non sia possibile fugare scientificamente ogni dubbio su una possibile manipolazione artificiale, anche a causa del lavoro della natura: “La natura non accetta alcuna manipolazione molecolare, eliminerà questi cambiamenti innaturali e anche se non si fa nulla, le cose miglioreranno, ma purtroppo dopo molti morti”. Il professore francese ipotizza anche una possibile soluzione: “Con l’aiuto di onde interferenti, potremmo eliminare queste sequenze e di conseguenza fermare la pandemia. Ma ci vorrebbero molti mezzi a disposizione”. 
 
La “leggenda” del mercato del pesce di Wuhan 
Per il premio Nobel la storia del mercato del pesce di Wuhan sarebbe “una bella leggenda”.  
Meglio guardare a quel laboratorio sito a poche centinaia di metri dal suddetto mercato, dove gli scienziati da almeno quindici anni conducono studi sui pipistrelli che causarono la Sars.  “La storia del mercato del pesce è una bella leggenda ma non è possibile che sia solo un virus trasmesso da un pipistrello“, spiega Montagnier, “probabilmente è da questo che sono partiti, poi lo hanno modificato. Forse volevano fare un vaccino contro l’Aids utilizzando un coronavirus come vettore di antigeni. Un lavoro da apprendisti stregoni si può dire. Perché non bisogna dimenticare che siamo nel mondo della natura, ci sono degli equilibri da rispettare. La natura elimina la sequenza del genoma del coronavirus”. 
 
Insomma ipotizzare un ruolo del laboratorio di Wuhan e una possibile manipolazione non è complottismo: “Complottista è colui che nasconde la verità”, replica secco il premio Nobel. “Credo però che in questo caso è il governo di Pechino che ha nascosto le cose. Ma la verità pero viene fuori come ho detto. Ma ‘errare humanum est’, e non è il caso di fare accuse ora ne di aprire inchieste. La Cina è un grande Paese e spero che sia in grado di riconoscere un errore”. 
Licenza Creative Commons  18 Aprile 2020
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