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Il silenzio di Sergio Mattarella 
di Ninni Raimondi
 
Il silenzio di Sergio Mattarella 
 
In questi giorni di scandali pesantissimi che stanno mostrando il filo indissolubile che lega mafia, politica e giustizia, diventa di ora in ora più imbarazzante il silenzio assordante di Sergio Mattarella. 
In realtà il Presidente della Repubblica ha i suoi motivi per tacere Il caso CSM, difatti, lambisce anche il Quirinale, in particolare coinvolge Stefano Erbani, di fatto il portavoce di Mattarella, colui il quale un anno fa si vantava di aver reso noto ai vertici del CSM che il Quirinale esigeva le dimissioni immediate dei membri investiti dalla prima "puntata" di questo scoperchiamento del vaso di Pandora.  
Erbani è finito nel mirino per il suo attivismo, considerato eccessivo da parte di diversi magistrati. 
 
"Erbani non può imperversare così", si sfogava Valerio Fracassi, consigliere della corrente progressiva di Area, con Palamara.  
"Decide tutto Erbani." "Erbani sta controllando anche Fuzio", un pg di Cassazione travolto dall'inchiesta per intenderci.  
"Credo che esageri e merita una risposta. E ancora Fracassi accusa l'uomo di Mattarella di essere " pericoloso, fidati". 
 
Alla luce di questo il Presidente della Repubblica è a un bivio: gli conviene prendere le difese dei comportamenti del suo braccio destro o scaricarlo? 
Come se tutto ciò non fosse sufficiente, a rendere ancora più delicata la posizione del Colle è l'invito di Gianfranco Astori, anche lui consigliere del Presidente, a Palamara. 
 
"Vogliamo fare da me al Quirinale per un caffè", chiedeva Astori a Palamara, il quale all'epoca aveva cessato l'incarico con il rinnovo di pochi mesi prima al CSM, continuando però ad avere ancora molto potere decisionale. 
 
Ergo, Sig. Mattarella, ci delucidi: Credo che lei ci debba fornire molte spiegazioni al riguardo. 
Licenza Creative Commons  25 Maggio 2020
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