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Regionali, Giani e Ceccardi testa a testa nei sondaggi. E la “rossa” Toscana ora può cadere 
di Ninni Raimondi
 
Regionali, Giani e Ceccardi testa a testa nei sondaggi. E la “rossa” Toscana ora può cadere 
 
Cresce l’apprensione nel centrosinistra, mentre dalla parte opposta si inizia ad annusare la fattibilità del colpaccio. Alle Regionali del 20-21 settembre, infatti, la «roccaforte rossa» della Toscana, infatti, può cadere. A rivelarlo è un sondaggio condotto da Winpoll-Cise e pubblicato dal Sole 24 ore, secondo cui Eugenio Giani (Pd) e Susanna Ceccardi (Lega) sono di fatto testa a testa: 43% per il candidato del centrosinistra con la Ceccardi che lo segue a 42,5%. In pratica, a dividere i due contendenti, ci sarebbe solo lo 0,5%. Staccata di molto, c’è invece Irene Galletti, candidata del M5S, data al 8,3%. 
 
Le percentuali dei partiti 
Per quanto riguarda i partiti, il sondaggio rileva che l’elettorato della Toscana riflette in sostanza il dato nazionale: la Lega si trova al primo posto con il 24,1%, con il Partito democratico costretto a inseguire (22,6%). Guadagna posizioni Fratelli d’Italia, che ha raggiunto la doppia cifra attestandosi all’11,8%. Seguono poi il M5S con l’8,3% e Forza Italia al 5,4%. Italia Viva di Renzi, invece, resta inchiodata al 5,7%. Una brutta notizia per il boyscout gigliato che – tra innumerevoli giravolte – ha finito per boccheggiare anche in quella che negli ultimi anni è stata la sua riserva di caccia. 
 
La Toscana è ancora «rossa»? 
Che i timori stiano crescendo nella compagine di centrosinistra lo dimostra proprio il comportamento di Renzi, che sta diventando sempre più protagonista della campagna elettorale, per cercare di compensare una figura scialba come quella di Giani. Tanto che la Ceccardi, che già ha rivendicato l’eredità di Berlinguer, ha avuto gioco facile a bacchettare l’ex premier: «Renzi se ne faccia una ragione: le elezioni regionali in Toscana sono un confronto tra la sottoscritta e il candidato Giani, che da quasi due mesi rifugge qualsiasi confronto e occasione di dibattito contro di me. Renzi vuol forse sostituire Giani nei dibattiti perché non lo ritiene all’altezza?». Insomma, negli ultimi anni il destracentro ha già strappato diversi comuni toscani agli avversari (Arezzo, Pistoia, Pisa, Grosseto, Massa e Siena) e ora sta stringendo il cerchio attorno Firenze.  
 
È quello l’ultimo baluardo di una roccaforte che, forse, sta per cadere. 
Licenza Creative Commons  1 Settembre 2020
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