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Decreto di Natale: Italia in zona rossa per 10 giorni. Conte in tv elenca i divieti 
di Ninni Raimondi
 
Decreto di Natale: Italia in zona rossa per 10 giorni. Conte in tv elenca i divieti 
 
Italia in zona rossa per quasi tutte le vacanze: Conte annuncia in tv il decreto di Natale con tutti i divieti e le restrizioni. Alla fine niente Dpcm. Al termine del Consiglio dei ministri di ieri sera, il premier in conferenza stampa elenca le misure del giro di vite per le festività. Con il consueto mix di toni paternalistici e allarmismo, il premier ha parlato di “decisione sofferta“, precisando che i divieti sono per il bene degli italiani, “perché il virus è ancora dappertutto”. Dopo aver tenuto i cittadini col fiato sospeso fino all’ultimo, tra anticipazioni e smentite continue, il governo giallofucsia detta le regole per tappare tutti in casa per ben 10 giorni. 
 
Decreto di Natale: Italia in fascia rossa per 10 giorni 
Alla fine passa la linea dura del Pd e del ministro della Salute Speranza. L’Italia va in fascia rossa in tutti i giorni festivi e prefestivi, in arancione negli altri. Rimangono pertanto in fascia gialla soltanto il 21, il 22 e il 23 dicembre, ma con il divieto di uscire dalla propria regione. Unica concessione agli italiani, la possibilità di andare nei giorni festivi a casa di parenti e amici, però con una limitazione. Massimo due adulti, anche se si può essere accompagnati da minori di 14 anni. E le visite sono permesse dalle 5 alle 22. 
 
Conte: “Non mandiamo la polizia in casa ma possiamo fare controlli” 
Conte in merito dice: “Un sistema liberaldemocratico non manda la polizia in casa, a meno che non ci una flagranza di reato. Noi non entriamo nelle case degli italiani, è un decreto concepito come limite alla circolazione. Si esce con l’autocertificazione”. Subito dopo il premier però usa toni minacciosi accennando alla possibilità di verificare – con un “incrocio” delle autocertificazioni – se in una casa ci sono più di due persone non conviventi. 
 
Coprifuoco dalle 22 alle 5 nei giorni “normali” 
Ne giorni “normali” restano in vigore le misure del Dpcm. Pertanto il coprifuoco rimane fissato dalle 22 alle 5. In vigore il divieto di assembramento e l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso e all’aperto. Il decreto varato venerdì 18 dicembre 2020 si somma infatti al Dpcm entrato in vigore il 4 dicembre e valido fino al 15 gennaio. 
 
Le regole per gli spostamenti 
Dal 24 dicembre al 6 gennaio è consentito lo spostamento nelle seconde case solamente se si trovano all’interno della regione di residenza. Per chi va all’estero tra il 21 dicembre e il 15 gennaio c’è l’obbligo, al rientro in Italia, di rimanere in quarantena per 14 giorni. Tutti gli spostamenti nei giorni rossi e arancioni dovranno essere giustificati con il modulo di autocertificazione. Rimangono in vigore le multe – fino a 1.000 euro – per chi non rispetta i divieti. Il governo avverte che le verifiche da parte delle forze dell’ordine potranno essere svolte anche nei giorni successivi al controllo. 
 
I divieti nei giorni rossi 
Lockdown di Natale. Nei giorni 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020, e nei giorni 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio, in tutta Italia saranno in vigore le regole della zona rossa. I negozi al dettaglio sono chiusi (tranne i servizi essenziali). Bar e ristoranti sono chiusi (ma si può prendere cibo da asporto fino alle 22, e ordinare a domicilio). Vige il divieto assoluto di spostamento dalla propria abitazione, se non per ragioni di salute, lavoro o necessità e urgenza. Tuttavia, come abbiamo detto, sono consentite visite a parenti e amici secondo le regole indicate. Ovviamente, chiarisce il governo, si può andare “verso una sola abitazione”, che deve essere “ubicata nella medesima regione”. 
 
I divieti nei giorni arancioni 
Nei giorni “d’aria”, ossia il 28,29,30 dicembre e il 4 gennaio l’Italia sarà invece in zona arancione. Gli spostamenti tra comuni saranno dunque vietati, ma in questi giorni “saranno consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi comuni”. E’ vietato comunque recarsi nel capoluogo di provincia. I negozi sono aperti fino alle 2. Bar e ristoranti sono chiusi. 
 
Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome. Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è invece sempre consentito. Vietato però andare nelle seconde case “ubicate in altra regione o provincia autonoma” e, il 25, 26 dicembre e 1 gennaio, anche in altro comune. Insomma, Conte vuole che gli italiani a Natale e Capodanno restino tappati in casa. 
 
19 Dicembre 2020
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