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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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CasaPound, blitz a Porto Empedocle 
di Ninni Raimondi
 
CasaPound, blitz a Porto Empedocle: “A difesa dei sacri confini” 
 
Il verde, il bianco e il rosso si riflettono nelle acque turchesi del litorale agrigentino di Porto Empedocle; il tricolore a “difesa dei sacri confini” sorretto e sventolato dai militanti di CasaPound siciliani di fronte alla scandalosa materializzazione dell’affare “accoglienza”. 
 
CasaPound: “Risvegliare coscienze degli italiani” 
Una delle tanti navi quarantena, imbarcazioni per turisti trasformati, a suon di milioni di euro, in luoghi per clandestini mantenuti dallo Stato italiano: “Fino a che CasaPound Italia sarà presente – si legge nella nota del Movimento della tartaruga frecciata- continuerà, in barba ai divieti, a risvegliare le coscienze sopite degli italiani, vittime della asfissiante propaganda buonista ed immigrazionista del pensiero unico“. Ieri, domenica 16 maggio, si è dato vita ad un momento di forte protesta proprio accanto al porto della città dell’agrigentino dove quotidianamente attraccano i traghetti provenienti dalle Pelagie, navi commerciali e anche luogo privilegiato delle Ong, “migliori alleate dei trafficanti di esseri umani”. 
 
Porto Empedocle, luogo simbolo 
“Tra sbarchi, hotspot, e centri d’accoglienza il problema coinvolge tutta la Sicilia, ma abbiamo scelto Porto Empedocle perché luogo simbolo di questo grande affare spacciato come “accoglienza”. Inoltre dalla scorsa estate il suo specchio d’acqua ospita anche la scandalosa presenza delle cosiddette “navi quarantena”. Autentico pugno allo stomaco, visti i costi esorbitanti, per tutti gli italiani vessati dalla crisi causata dal Covid-19“. Proprio di fronte ad una di esse la protesta dei militanti ha preso corpo con fumogeni, bandiere tricolori e cori scanditi dietro allo striscione “A DIFESA DEI SACRI CONFINI”. 
 
“Questo per noi è un concetto fondamentale – spiega la nota di CasaPound -. I confini italiani ed europei sono sacri ed inviolabili in quanto solcati dal sangue dei nostri eroi e dei nostri padri, e non possono essere bistrattati oggi dai signori del globalismo per meri interessi economici. In un Mar Mediterraneo che ci vede oramai come delle comparse, dove i nostri pescherecci vengono presi a sassate ed a mitragliate da chiunque, con i nostri politicanti che non sanno difendere la sovranità italiana facendoci ridicolizzare dinanzi al mondo intero, noi abbiamo voluto affermare un principio sacrosanto”. 
 
I numeri dell’immigrazione incotrollata 
Si parte, dunque, dal grande problema dell’immigrazione indiscriminata e che sta toccando picchi inimmaginabili ( dall’ 1 gennaio ad oggi sono già 13.303, affluenza triplicata rispetto allo scorso anno, dati del Viminale) per ribadire concetti fondamentali che abbracciano più ambiti e che mostrano una decisiva mancanza di autorevolezza da parte del Governo italiano che deve riacquistare una maggiore capacità decisionale davanti a problemi non indifferenti, nella tutela dei diritti dei propri cittadini. “Le partenze dalla Libia e dalla Tunisia devono essere fermate, disarticolando, anche attraverso iniziative di intelligence e militari, le organizzazioni dei trafficanti e lo Stato Italiano ha tutti i mezzi per poterlo fare. – conclude la nota-. È inutile e sbagliato chiedere all’UE di farsi carico dei clandestini, primo perché non è ricollocando che si risolve il problema, in secondo luogo perché gli altri Stati europei, come abbiamo visto, se ne fregano e chiudono, senza mezzi termini e giustamente, i loro confini.  
 
Checché se ne dica non esiste una vera politica comunitaria sulla gestione dei flussi migratori”.  
Punto focale nella lotta all’immigrazione clandestina. 
 
17 Maggio  2021