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Green pass, in arrivo l’obbligo per milioni di lavoratori 
di Ninni Raimondi
 
Green pass, in arrivo l’obbligo per milioni di lavoratori. Ecco quando 
 
In arrivo nuove estensioni dell’obbligo di green pass per milioni di lavoratori: governo al lavoro per varare i nuovi provvedimenti, in vigore probabilmente dal 10 ottobre. Come ampiamente anticipato, l’esecutivo Draghi intende estendere l’obbligo del green pass ai dipendenti pubblici e a diverse categorie di lavoratori. 
 
Obbligo di green pass per dipendenti pubblici e altre categorie di lavoratori 
Il green pass verrà esteso ma restano alcuni nodi da sciogliere entro il prossimo Consiglio dei ministri, previsto in settimana. L’obbligo di certificazione verde sarà quasi certamente esteso a milioni di lavoratori. Oltre ai dipendenti pubblici – come chiesto insistentemente dal ministro della Pa Renato Brunetta -, anche addetti delle attività in cui vige già l’obbligo per gli utenti. Al momento non ci sono accordi invece sul fronte del settore privato. La tendenza comunque è quella di estendere sempre di più l’obbligo di certificazione verde, come chiesto dal ministro della Salute Roberto Speranza. A tal proposito è arrivato anche il via libera del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. L’esponente leghista quindi si schiera contro la linea ufficiale, quella del segretario Matteo Salvini, di limitare il più possibile l’estensione del green pass. 
 
Il governo vuole dare ai lavoratori il tempo di farsi la prima dose 
A citare la data papabile delle nuove restrizioni è il Corriere della Sera. Il prossimo decreto dovrebbe entrare in vigore il 10 ottobre, stessa data già prevista per i lavoratori esterni delle Rsa. L’obbligo non scatterà subito per dare così tempo a chi non si è ancora vaccinato di fare la prima dose e ottenere la certificazione verde. Come più volte fatto presente dal Primato Nazionale, il governo dunque punta sull’obbligo di green pass per costringere i lavoratori a vaccinarsi. Anche perché i tamponi restano a pagamento proprio per non disincentivare le vaccinazioni. La cabina di regia potrebbe essere convocata giovedì, con un Consiglio dei ministri a seguire. Obiettivo: obbligo indiretto di vaccino. Visto che non conviene imporre la vaccinazione obbligatoria, sia dal punto di vista logistico – sarebbe impossibile effettuare controlli – che del tempo necessario prima che una legge ad hoc ottenga il via libera del Parlamento. 
 
Nel decreto ci saranno novità per i lavoratori statali. Non solo per l’obbligo di green pass, ma anche per lo smart working ridotto per la pubblica amministrazione con la presenza dell’85% dei dipendenti. E Brunetta chiede da tempo che il ritorno in presenza sia con obbligo di green pass. Stesso discorso varrà per tutti i lavoratori (anche in cucina e per il servizio ai tavoli) di bar e ristoranti, così come per palestre, piscine, cinema, teatri, sale da giochi, parchi tematici, convegni. Restano i dubbi sugli addetti dei trasporti a lunga percorrenza. 
 
Settore privato, il nodo dei tamponi a pagamento 
Per quanto riguarda infine il settore privato, prosegue il confronto tra Confindustria e sindacati. Ma resta da sciogliere il nodo principale: il costo dei tamponi per i lavoratori che non vogliono vaccinarsi. Secondo i sindacati non bastano i prezzi calmierati, ma il governo non ha intenzione di rendere i test gratuiti, perché vuole che i lavoratori facciano il vaccino. Confindustria dal canto suo non intende accollarsi i costi dei tamponi. La Lega in merito chiede da tempo che i tamponi siano gratuiti, visto l’obbligo di green pass. Ma è isolata rispetto agli altri partiti che compongono la maggioranza, allineati con Speranza. 
 
14 Settembre  2021