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Germania, vince la Spd 
di Ninni Raimondi
 
Germania, vince la Spd ma il governo è un rebus. Ecco perché 
 
La Spd ha vinto le elezioni 2021 in Germania. Conteggiati tutti i voti, il partito socialdemocratico vince con un piccolo margine rispetto al blocco Cdu/Csu. Secondo i risultati dell’ufficio elettorale federale, i socialdemocratici hanno conquistato il 25,7% dei voti, risultato migliore da anni, mentre l’Unione si ferma al 24,1%, ai minimi storici, alla fine dell’era Merkel. I Verdi ottengono il 14,8% dei consensi, un risultato storico, davanti alla Fdp, all’11,5%. Tiene l’Afd, che raccoglie il 10,3% delle preferenze. Crolla la sinistra della Linke, che si ferma al 4,9%. 
 
Germania, vince di misura la Spd. Per Scholz non sarà facile formare un governo di coalizione 
Con questi numeri non sarà affatto semplice per il leader della Spd, Olaf Scholz, formare un governo. Ago della bilancia sono i Verdi e i liberali della Fpd. Il vincitore intanto assicura che formerà un esecutivo “entro Natale”. Si chiude così, dopo 16 anni, l’era di Angela Merkel, dunque. Con la possibilità che la cancelliera infranga il record attualmente detenuto da Helmut Kohl e diventare la leader rimasta più a lungo al potere nel Paese. Per superare Kohl, la Merkel dovrebbe rimanere al governo fino al 17 dicembre.  
 
“Adesso inizia il poker del potere”, titola Der Spiegel. Infatti anche il leader dell’Unione Armin Laschet, pur arrivato secondo, reclama il diritto di provare a formare una coalizione di governo. Dal canto suo, Scholz, attuale ministro delle Finanze e vice della Merkel nel governo di Grosse Koalition, non ha dubbi. Il leader della Spd ha preso la parola dalla Willy Brandt Haus poco dopo la diffusione dei risultati iniziali: “I cittadini vogliono che ci sia un cambiamento nel governo e vogliono che il cancelliere si chiami Olaf Scholz”. E ha applaudito al “grande successo” dopo il tracollo delle precedenti elezioni federali. Poco prima il conservatore Laschet era intervenuto dal quartier generale della Cdu a Berlino, Konrad Adenauer Haus, dov’era arrivata anche la cancelliera: “L’esito finale non è certo”, “faremo tutto il possibile perché si possa creare un governo sotto la guida dell’Unione”, ha detto. 
 
Verdi e Liberali ago della bilancia 
Ma i numeri parlano chiaro, come ha ammesso anche Laschet: “Non possiamo essere soddisfatti del risultato”. La leader dei Verdi Annalena Baerbock, prima candidata del partito alla cancelleria, ha parlato di numeri “fantastici”, segnalando che dalle urne emerge la necessità di un “governo del clima”. In ogni caso, come abbiamo detto, per chiunque voglia diventare cancelliere la cosa fondamentale è ottenere il sostegno proprio dei Verdi, che sono il terzo partito, e dei liberali della Fdp, il quarto. Saranno dunque gli orientamenti di questi partiti a decidere le sorti del prossimo esecutivo. Tanto che il leader della Fdp, Christian Lindner, ha detto al dibattito tv post elettorale che il suo partito e i Verdi dovrebbero prima parlare fra loro. Le opzioni più probabili sembrano essere una coalizione “semaforo” (cioè Spd, Verdi e Fdp), nel caso di guida socialdemocratica, o una coalizione “Giamaica” (cioè Cdu/Csu, Verdi e Fdp), nel caso in cui a guidare la coalizione dovesse essere l’Unione.  
 
Saranno 735 i seggi del nuovo Bundestag 
Saranno 735 i seggi del nuovo Bundestag, sottolinea la Bild all’indomani del voto, ricordando che nella precedente legislatura erano 709 i parlamentari. A causa del complesso sistema elettorale tedesco, prima dei risultati del voto, gli analisti avevano prospettato la possibilità di un nuovo Bundestag ancora più grande, con un numero di deputati anche superiore a 900. Sono stati circa 60,4 milioni i tedeschi chiamati alle urne per rinnovare il Bundestag attraverso due voti. Uno – con metodo uninominale per l’elezione di 299 parlamentari, l’altro – secondo un sistema proporzionale con soglia di sbarramento – per scegliere un partito politico tra le 47 liste in lizza, poche delle quali destinate a superare la soglia del 5% necessaria per entrare in parlamento. 
 
La Spd vince anche a Berlino, Franziska Giffey nuovo sindaco 
I socialdemocratici hanno vinto anche le elezioni per il rinnovo del parlamento locale a Berlino. La Spd e la candidata Franziska Giffey hanno ottenuto il 21,4% dei consensi nella capitale della Germania, come reso noto dalla commissione elettorale al termine del conteggio dei voti. Ai Verdi di Bettina Jarasch, il 18,9% dei voti, mentre la Cdu si ferma al 18,1%. Seguono la Linke, con il 14% dei voti, l’Afd con l’8% e la Fdp con il 7,1%. Dunque l‘ex ministra della Famiglia Giffey si aggiudica la poltrona di sindaco, succedendo a Michael Mueller. 
27 Settembre  2021