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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Cobas contestano Landini e Gad Lerner piange 
di Ninni Raimondi
 
Green pass, i Cobas contestano Landini e Gad Lerner piange: “Cadono le braccia” 
 
Dopo l’assalto alla sede romana della Cgil a sinistra ci si aspetta che passi completamente in secondo piano l’ignavia del sindacato di Landini di fronte all’introduzione del green pass obbligatorio come requisito per lavorare. E alla notizia che i Cobas hanno contestato – e duramente – il sindacalista a Milano, Gad Lerner inorridisce: “Cascano le braccia”. 
 
Milano, la contestazione alla Cgil: “Landini venduto” 
Ieri un corteo di protesta dei lavoratori organizzato da Usb, Sol e Cobas a Milano nella giornata di lunedì 11 ottobre, di fronte alla Camera del Lavoro, ha lanciato cori e insulti ai sindacalisti della Cgil in presidio davanti alla sede milanese. Alcuni degli epiteti? ‘Servi’, ‘buffoni’, ‘venduti’, ‘i fascisti siete voi’, ‘servi dei padroni’. I manifestanti hanno poi srotolato uno striscione ‘No green pass’ che campeggiava di fianco alle bandiere rosse, stando a quanto riporta MilanoToday. 
 
“Solo due giorni dopo l’attacco squadristico …” frigna Lerner 
Pensate che qualcuno si sia chiesto come si sia arrivati ad una tale … antipatia, per Landini e la Cgil? Giammai! In compenso Gad Lerner ci delizia con un post che potrebbe riassumersi così: “Il popolo ha fame? Che mangino il fantasma fascista!”. “Fa cascare le braccia la scelta dei Cobas che ieri sono andati davanti alla Camera del Lavoro di Milano gridando “i fascisti siete voi”, “Landini servo” e altre simili amenità” scrive Gad Lerner sulla sua pagina Facebook “Solo due giorni dopo l’attacco squadristico alla CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro”. 
 
L’attenzione spostata dal Green pass (grazie a Landini) 
L’acuto giornalista non spende neanche un secondo a chiedersi come mai un sindacato di sinistra, di certo non affine a chi a Roma, sabato scorso, ha assaltato la sede centrale della Cgil, arrivi a lanciare simili epiteti a Landini. E’ lampante, in fondo, che dell’attacco “squadristico” a quelli dei Cobas non freghi niente, o freghi il giusto: a loro probabilmente frega che Landini con le sue sceneggiate e l’abbraccio a Draghi abbia spostato l’attenzione dalla legittimità del Green pass alla contestazione subita. Neanche per un secondo, a Lerner, è baluginato in mente che il Green pass possa, effettivamente, essere discriminatorio per chi lavora – che sia di sinistra, di destra o monarchico. No, ci regala indignazione e anche un po’ di snobismo. Quel tipo di snobismo che equipara due insulti (magari anche meritati) a un assalto.  
 
Se la sinistra si spacca, caro Lerner, è inutile farsi cadere le braccia.  
E’ meglio tenere gli occhi aperti. 
 
13 Ottobre  2021