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Finita l’emergenza, l’Italia deve tornare a tagliare il debito 
di Ninni Raimondi
 
“Finita l’emergenza, l’Italia deve tornare a tagliare il debito”: parola del falco di Bruxelles 
 
Se uno accende la televisione, è tutto un inno al Pnrr, il fantasmagorico Piano nazionale di ripresa e resilienza (ex Recovery Fund, ex Recovery Plan). Secondo la vulgata – che noi abbiamo sempre contestato – sarebbero in arrivo soldi a palate che, nelle sagge mani di Mario Draghi, faranno rifiorire l’economia italiana. D’altronde, era stato lo stesso Draghi – per preparare la sua ascesa a Palazzo Chigi – a dire al Financial Times che per l’Italia il debito pubblico (magicamente) non era più un problema. 
 
Qui Dombrovskis ci cova 
Peccato solo che a Bruxelles non la pensino così. Anzi: il Pnrr, a dispetto del nome, non solo non porterà alcuna crescita, ma per i falchi Ue è anche una misura prettamente straordinaria. Finita l’emergenza pandemica, l’Italia dovrà tornare a tagliare deficit e debito. In pratica, la cura Monti. Che, purtroppo, abbiamo già sperimentato. «Nel complesso gli Stati membri hanno dei piani di bilancio che permettono un sostegno ai conti e agli investimenti. In alcuni casi, tuttavia, abbiamo una parola di cautela per quel che riguarda l’aumento della spesa nazionale di Italia e in parte di Lettonia e Lituania. Quando le condizioni lo permettono è necessario ridurre il deficit e far diminuire il debito», ha affermato Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Ue. 
 
Il (falso) problema del debito dell’Italia 
A finire nel mirino del falco di Bruxelles, infatti, c’è l’aumento della spesa corrente di Lituania, Lettonia e Italia: «Per la Lituania è del 2,2% del Pil, per l’Italia dell’1,5%, e per la Lettonia è dello 0,8%. La nostra posizione – ha proseguito Dombrovskis – è assicurare che le misure di supporto siano temporanee e mirate, e che non lascino un onore permanente sulle finanze pubbliche, cosa particolarmente rilevante per gli Stati membri fortemente indebitati. Ecco perché abbiamo inviato questa piccola nota di cautela a questi tre Stati membri». Insomma, un’altra letterina che Bruxelles invia all’Italia, per ricordarle che – a breve – dovrà tornare a tagliare il debito. Ma come tutti sanno all’infuori della Ue, la diminuzione del debito è la misura perfetta per soffocare sul nascere qualsiasi ripresa economica. La pandemia lo ha reso ancor più evidente. Eppure, Bruxelles pare l’abbiano trasferita sulla luna. 
 
25 Gennaio  2022