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Mattarella invoca la pace ma parla di nuove sanzioni 
di Ninni Raimondi
 
Mattarella invoca la pace ma parla di nuove sanzioni 
 
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto dal presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Tini Kox, e dal Segretario generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejcinovic, ha invocato, con parole altisonanti, la cessazione del conflitto in corso in Ucraina e affermato in un passaggio del suo discorso, come la pace sia “frutto di una paziente collaborazione tra popoli”. Mattarella ha inoltre aggiunto: “Quanto la guerra ha la pretesa di essere lampo – e non le riesce – tanto la pace è frutto del paziente e inarrestabile fluire dello spirito e della pratica di collaborazione tra i popoli, della capacità di passare dallo scontro e dalla corsa agli armamenti, al dialogo, al controllo e alla riduzione bilanciata delle armi di aggressione”. 
 
Mattarella rassicura su nuove sanzioni 
Al termine di questo intervento, alla richiesta di un delegato conservatore britannico di spiegare le posizioni di alcune industrie italiane, ha rassicurato che l’Italia è pronta a possibili nuove sanzioni contro la Russia, sottolineando ancora una volta come l’Italia sia in prima linea a rispettare servizievolmente i dettami che le sono imposti: “L’impianto sanzionatorio è pienamente operativo in Italia. Nel rispetto dei principi dello Stato di diritto e dell’economia di libero mercato, che in Italia vigono e sono rispettate, le imprese in autonomia si regolano di conseguenza, così come avviene nei Paesi che hanno un’economia di mercato. L’Italia è pronta ad eventuali altre sanzioni, senza alcune esitazione“. 
 
Italia satellite Usa 
L’intervento del capo dello Stato a Strasburgo è servito per rassicurare l’Ue e gli alleati atlantici, Usa su tutte, dell’assoluta lealtà del nostro paese alle logiche occidentali e all’attacco sanzionatorio della Nato contro la federazione russa. L’Italia è uno dei paesi di maggiore importanza strategica sul territorio europeo, e ogni giorno che passa rinnova sempre più la propria subordinazione agli Usa come suo satellite e principale esecutore della loro politica. Mattarella, il Sir Biss di Draghi (vero artefice della politica italiana) è la voce che rassicura e mantiene questa condizione. 
 
28 Aprile  2022